Grand Belial’s Key – Kosherat

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A quattro anni di distanza dal precedente “Judeobeast Assassination” torna alla carica la creatura di Gelal Necrosodomy, una delle band più credibili e rispettate della scena underground statunitense, non solo black metal. Attivi dal lontano 1992, i Grand Belial’s Key non si sono inflazionati con miriadi di uscite (questo infatti é soltanto il loro terzo full length) né tanto meno sputtanati a livello musicale o extra musicale, costruendosi una fama di leggenda e credibilità che tuttora perdura inossidabile. Ho sempre nutrito una grande stima per band di questo tipo che contribuiscono in modo determinante, lontano dalle luci dei riflettori e dalle pagine patinate delle riviste per teen agers, con il sudore e l’energia della passione, a mantenere più che mai vivo il movimento. I nostri nel corso degli anni sono anche riusciti a migliorare notevolmente dal punto di vista tecnico e le songs che vanno a comporre questa loro ultima fatica sulla lunga distanza, alcune delle quali già edite in precedenti releases in vari formati, sono quanto di meglio il combo della Virginia abbia mai realizzato nella sua ultradecennale carriera. Pezzi dalla lunga durata, complessi ed intricati, dal riffing contorto ma efficace, dove la carica distruttiva del thrash si sposa alla perfezione con l’ansia nichilista del black. La produzione é decisamente migliore rispetto al passato, pulita e precisa, ma nonostante questo non perde un’oncia di quell’atmosfera malsana e disturbante che da sempre costituisce un marchio di fabbrica del sound dei nostri: ascoltare per credere “On A Mule Rides The Swindler” e “Vultures Of Misfortune”, a mio avviso i pezzi migliori del lotto. Anche i testi ferocemente anticristiani non si sono ammorbiditi, mantenendo intatta tutta la loro sprezzante ironia nei confronti dell’ipocrisia falsa e ottusa dell’America conservatrice e bigotta dei predicatori televisivi e dei politici da due soldi. I Grand Belial’s Key, gruppo scomodo e politicamente scorretto fin dai tempi di “Mocking The Philanthropist”, ribadiscono ancora una volta la propria superiorità.

REVIEW OVERVIEW
Voto
75 %
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grand-belials-key-kosheratTRACKLIST <br> 1. The Bearded Hustlers; 2. The Red Heifer; 3. Son Of The Black Ram; 4. On A Mule Rides The Swindler; 5. Hobo Of Aramaic Tongues; 6. The Tricifixion Of Swine; 7. Immaculate Latrine; 8. Vultures Of Misfortune; 9. Kingdom Of Poisoned Fruits; 10. Holy Shit; 12. Doom Generation <br> DURATA: 61 min. <br> ETICHETTA: Drakkar Productions <br> ANNO: 2005