Old Man’s Child – The Pagan Prosperity

0
1827

“The Pagan Prosperity” è l’unico vero capolavoro realizzato dalla band di Galder prima che questa perdesse quasi totalmente la propria riconoscibile specificità con l’entrata in pianta stabile del suo leader nei ben più famosi Dimmu Borgir, trasformandosi tristemente album dopo album, fino all’ultimo imbarazzante “Vermin”, in una sorta di fotocopia sbiadita e mal riuscita del gruppo di Shagrath. Prima che giungesse l’inevitabile declino tuttavia gli Old Man’s Child furono capaci di regalarci questa perla di pura e incontaminata bellezza nordica, pregna di un’atmosfera arcaica e pagana, di un feeling epico e maestoso che costituisce ancora oggi l’obiettivo inarrivabile di decine di pagan black metal band sparse per il mondo. “The Pagan Prosperity” rappresenta la seconda fatica sulla lunga distanza dei nostri dopo l’ottimo “Born Of The Flickering” di due anni precedente e, riprendendo quanto di buono già fatto ascoltare nel debut, ne sintetizza in un equilibrio perfetto gli elementi migliori: a partire dall’utilizzo ragionato delle tastiere, mai eccessivamente invadenti, che sottolineano i passaggi più evocativi senza togliere alle chitarre il ruolo portante che loro compete; continuando con la proposizione di intrecci chitarristici “morbidi” ed avvolgenti, ai limiti di un certo death svedese; per finire con l’uso quasi enfatico di dosi massicce di melodia che contribuiscono in maniera determinante a creare quel pathos tragico e sognante che costituisce la cifra essenziale e caratteristica dell’album. “The Pagan Prosperity” riesce in eguale misura ad evocare nella mente dell’ascoltatore immagini grandiose e magniloquenti come le foreste norvegesi immerse nella bruma invernale e sensazioni fragili e delicate come un cristallo di neve immacolata, il tutto ammantato da un mood glaciale e profondamente “norvegese”. Nonostante il patrocinio di una grande label come la Century Media, cosa che potrebbe far storcere il naso a qualcuno, questo è un autentico gioiello di arte nera, da possedere, comprendere e conservare gelosamente.

REVIEW OVERVIEW
Voto
80 %
Previous articleDefaillance – Désemparé Dans Un Monde Agonisant
Next articleVed Buens Ende – Written In Waters
old-mans-child-the-pagan-prosperityTRACKLIST <br> 1. The Millennium King; 2. Behind The Mask; 3. Soul Possessed; 4. My Demonic Figures; 5. Doommaker; 6. My Kingdom Will Come; 7. Return Of The Night Creatures; 8. What Malice Embrace <br> DURATA: 37 min. <br> ETICHETTA: Century Media <br> ANNO: 1997