Drudkh – Forgotten Legends

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Primo full per i Drudkh, realtà ucraina formatasi nel 2002 che assorbe due membri degli Hate Forest. Black Metal ipnotico, dall’andamento statuario, racchiuso in tre lunghissime tracks, con l’ultima “Smell of Rain” posta come outro. Il tipico riffing minimale si fonde con stralci folk che portano alla mente le classiche sonorità della cultura slava. L’album, nonostante sia composta da canzoni dalla durata che si proptrae anche per più di dieci minuti, riesce ad essere fresco e mai noioso nei sui passaggi. Apre il disco “False Dawn”, un andamento melodico e sognante si percepisce, sorretto da una sezione ritmica cadenzata. Le vocals sono catacombali e lontane e la song si snoda fra alcuni passaggi, mantentendo sempre evidente il main riff, risultando un ottimo episodio. Seguendo questa prima song, la successiva “Forests In Fire And Cold” fa notare un’esecuzione leggermente più dinamica, ma il filo conduttore è sempre lo stesso, da una matrice di base si snodano minuti e minuti di emozioni. Non fa eccezione “Eternal Turn Of The Wheel” che, nei suoi undici minuti abbondanti di durata, rimarca il tema portante del disco. A termine c’è un temporale, anche la pioggia pare ipnotica e dall’andamento dolce, come questo “Forgotten Legends”. Promossi.