Interessante operazione recupero dell’etichetta statunitense Elegy Records, che ripropone in cd questo terzo ed ormai introvabile demo di Antiquus Scriptum (originariamente pubblicato in formato tape ed edizione limitata a sole cinquanta copie dalla Eye Of Horus Creations nel 2000), progetto solista del portoghese Sacerdos Magus, attivo ormai da una ventina d’anni e fautore di un black metal dai tratti piuttosto insoliti. “In Pulverem Reverteris”, pur in soli diciassette minuti di durata, mette già in evidenza le particolari caratteristiche del sound del nostro, che si sostanzia in una sorta di raw black/thrash metal con tematiche a sfondo storico e mitologico. Il che potrebbe far pensare a realtà come Absu, Countess o Spear Of Longinus, se non fosse che Sacerdos Magus stupisce l’ascoltatore condendo il tutto con squarci folk e acustici, cori epici, atmosfere battagliere, inserti tastieristici dal flavour paganeggiante e momenti più avvolgenti di stampo mediterraneo (lusitano in particolare): e la cosa sorprendente è che l’insieme non risulta posticcio né forzato ma anzi fluido e – ciò che più conta – emotivamente coinvolgente. Ulteriore elemento distintivo è il cantato di Sacerdos Magus, indecifrabile e sempre a metà strada tra urla e sgraziate clean vocals. Queste peculiarità saranno sviluppate nei successivi (e relativamente più noti) lavori sulla lunga distanza come “Abi In Malam Pestem”, “Immortalis Factus” e “Conclamatum Est”, meglio registrati – in questo demo è penalizzato soprattutto il suono della drum machine – e più significativi per chi volesse approcciare il mondo musicale di questo progetto così sui generis. “In Pulverem Reverteris” merita comunque di essere recuperato, anche per l’affascinante cover tratta da un’opera del pittore fiammingo Jan Van Eyck.
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