Quinto capitolo discografico per gli ormai sciolti Vociferian, one man band di Lord Genocide, già membro dei Goatholocaust, e quinto assalto di ferale e primitivo skum krushing black metal. La band francese non fa prigionieri e procede inarrestabile sul sentiero del più truce e devastante black death di matrice ottantiana, imbastardito da qualche sporadica influenza industrialoide e condito da tematiche sataniste e antigiudaiche. I primi tre episodi di questo mini cd sono tre autentiche mazzate: riffing elementare ma assassino, batteria sparata a mille, voce catacombale e una produzione soffocata e cavernosa che forse qualche pivello dell’ultima ora potrebbe trovare fastidiosa. Insomma violenza allo stato puro. La successiva “Esse Dyaboli Et Infecta Et Inficiencia Animas” (ma perché si ostinano tutti a usare il latino senza conoscerlo minimamente?) è un mid tempo putrido e sulfureo che, pur con qualche brutale sfuriata, con i suoi ritmi rallentati risulta ancora più claustrofobico e angosciante delle songs precedenti. La conclusiva title track è una lunghissima traccia di noise elettronico (di dubbia utilità ad essere sinceri…) disturbante e alienante nella sua ripetitività tanto da risultare quasi insopportabile. Questo “Universal Hate Decades Ultimatum” non è certamente un disco eccezionale, ma onesto e devoto, che si guadagna una piena sufficienza e che non potrà dispiacere agli amanti delle sonorità polverose e old style come il sottoscritto. Obey Profanatory Forces!
