Buono split che ci permette di conoscere due valide realtà del panorama underground europeo. Si parte con gli ucraini Mind Propaganda, promettente band con all’attivo un full length (“The First Strike” del 2006) che mi ha sorpreso con quattro pezzi di fiero e combattivo slavonic black metal caratterizzati da atmosfere e sfumature differenti. L’opener parte infatti con riff catchy in stile ultimi Satyricon per sfociare poi in un mid tempo notturno che per l’uso meditato delle tastiere ricorda alcune cose dei Nokturnal Mortum più funerei. La successiva “Call Of Blood” è intrisa di un feeling epico che ripercorre i sentieri battuti dai primi Enslaved rileggendone la lezione attraverso la sensibilità decadente e malinconica tipica dei gruppi dell’Est, mentre le conclusive “Enter The Path Of War!” e “Forgotten Roots” (quest’ultima una strumentale dagli accenti ambient) recuperano influenze pagane dal sapore folk. Decisamente più convenzionali sono invece gli Ismark, trio tedesco qui al suo debutto assoluto, il quale propone un black metal cadenzato, costruito su mid tempo che raramente sfociano in veloci sfuriate, con un uso limitato delle tastiere che conferisce ai pezzi un andamento marziale e tragico, in linea con la produzione degli ultimi Graveland. Il tutto è abbastanza scontato ma comunque piuttosto godibile. A conti fatti questo “Naturgewalten” è un lavoro interessante specie grazie ai Mind Propaganda, che con il loro songwriting fresco ed ispirato hanno saputo catturare positivamente la mia attenzione: un gruppo da tenere d’occhio nel prossimo futuro. Gli Ismark, invece, pur non essendo deludenti, dimostrano ancora una certa immaturità compositiva di fondo ed un’eccessiva dipendenza dai loro modelli di riferimento: vedremo cosa sapranno proporci con le loro prossime uscite.
