Lord Belial – Kiss The Goat (Sic Transit Gloria Mundi)

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A parte la strana cover rosa, forse stonata rispetto ai contenuti dell’album, “Kiss The Goat (Sic Transit Gloria Mundi)” dei Lord Belial rappresenta un piccolo capolavoro, poco conosciuto dai più, uscito nel periodo di massimo splendore del black metal scandinavo e dotato di quella forza primitiva, di quella freschezza e spontaneità compositive tipiche delle produzioni della metà degli anni novanta, che oggi si sono inevitabilmente perse in un mare di truezza plastificata e di mascherate esigenze commerciali. L’opener e la successiva “Satan Divine” (riproposta in una differente versione anche in “Angelgrinder” del 2002) sono dei classici della band: potenti, suggestive, veloci e melodiche. I Lord Belial sono sempre stati una mosca bianca all’interno della scena svedese, per alcuni aspetti stereotipata e chiusa nei canoni stilistici imposti dai vari Marduk, Setherial, Dark Funeral e Naglfar, ed hanno mantenuto nel corso del tempo le loro peculiarità, già evidenti in questo ottimo debutto. La componente melodica ha molto spazio nei pezzi di quest’album ma si tratta di una melodia sinistra e demoniaca, ben sorretta da un basso molto presente e costantemente in primo piano, che si amalgama alla perfezione tanto con le sfuriate selvagge di matrice black quanto con gli stacchi più classicamente heavy oriented che costellano tutta l’opera e testimoniano il profondo legame del songwriting dei nostri con il metal degli anni ottanta (ascoltare l’incipit di “The Ancient Slumber” per credere). Non manca neppure qualche reminescenza vagamente death doom che conferisce in più di un’occasione ai pezzi un andamento opprimente e morboso veramente infernale. Sporadicamente è presente il flauto, suonato dall’eterea Lilith, strumento il cui uso nel successivo “Enter The Moonlight Gate” diverrà una sorta di marchio di fabbrica dei nostri e che accompagna e sottolinea alcuni tra i passaggi più violenti e feroci dell’album, conferendo al tutto un’atmosfera sognante che non stona affatto ed anzi dona un quid di originalità all’opera non disprezzabile. I Lord Belial sono una band coerente che ha saputo maturare e crescere seguendo il proprio istinto creativo senza esporsi troppo alla luce dei riflettori, da premiare per l’attitudine ma anche per le indubbie capacità artistiche. Ignorare questa realtà sarebbe un vero delitto.

REVIEW OVERVIEW
Voto
80 %
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lord-belial-kiss-the-goat-sic-transit-gloria-mundiTRACKLIST <br> 1. Hymn Of The Ancient Misanthropic Spirit Of The Forest; 2. Satan Divine; 3. Grace Of God; 4. The Ancient Slumber; 5. Into The Frozen Shadows; 6. The Art Of Dying; 7. Osculum Obscenum; 8.Mysterious Kingdom; 9. In The Light Of The Fullmoon; 10. Lilith-Demonic Queen Of The Black Light <br> DURATA: 45 min. <br> ETICHETTA: No Fashion Records <br> ANNO: 1995