Solitude Project – Soul Decay

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“La musica è puro sentimento negativo (…) viene composta solo ed esclusivamente nei momenti di profonda depressione (…) i membri del progetto non si sono mai incontrati né mai sentiti al telefono. La completa sincerità emotiva non può essere condivisa con persone che si conoscono perché potrebbe essere distorta dall’affettività”. Questo in estrema sintesi il concept di fondo dei Solitude Project, duo italiano composto da R.F. e OnlyOne (unici membri fissi), che dopo la pubblicazione di una demo e vari split, dà alle stampe questo ep, in edizione limitata a sole 33 copie, firmate con il sangue (circostanza che non ho verificato, avendo potuto fruire del disco soltanto in formato digitale). Al di là delle dichiarazioni d’intenti più o meno sincere o provocatorie, la musica proposta dai nostri si sostanzia in un black metal di stampo depressivo abbastanza canonico, che rispetta gli stilemi classici del genere nella sua forma più grezza ed essenziale: non è casuale la cover di “Her Ghost Haunts These Walls”, forse uno dei pezzi più conosciuti dei Nocturnal Depression (peraltro reso in modo piuttosto fedele all’originale, soltanto con una maggiore sfumatura dark), in quanto la band francese rappresenta certamente una delle influenze più marcate nel sound dei nostri, così come vecchi Shining, Abyssic Hate, Silencer e Lifelover. Nulla di nuovo quindi, ma angoscia e senso di decadenza pervaderanno l’ascoltatore meno smaliziato: grazie soprattutto a linee di chitarra soffocanti, che sanno però aprirsi a momenti di pura aggressività e concedono pure qualche squarcio melodico/ambientale. Il depressive è per definizione veicolo musicale di emozioni nere e disperate e l’espressione di tali emozioni è l’intento dei Solitude Project e probabilmente anche un’intima esigenza: peccato per la personalità non ancora ben definita e per l’eccessiva dipendenza dai modelli di riferimento.