Lotus Circle – Bottomless Vales And Boundless Floods

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Lotus Circle è un misterioso quanto affascinante progetto proveniente dalla Grecia, che sotto l’ala della sempre ottima Nykta Records, debutta proprio con questo “Bottomless Vales And Boundless Floods”. Il genere proposto è un drone doom ostico e minimale, reso però molto più coinvolgente e vario da un background che mischia sapientemente sonorità che vanno dall’industrial più apocalittico al dark ambient più catacombale. Ad impreziosire il tutto, intervengono parti vocali ultra distorte, filtrate, oserei dire disumane, che donano al sound complessivo un’aura inquietante ma allo stesso tempo suggestiva e mistica. Altra caratteristica fondamentale è la totale assenza di ritmica, oltre che di una struttura vera e propria dei singoli brani; non aspettatevi dunque chitarre intente a macinare riff su riff, oppure il classico cd da ascoltare il sabato sera in macchina con gli amici; “Bottomless Vales And Boundless Floods” è tutt’altra cosa. Le sei corde qui altro non sono che uno strumento utilizzato per generare un muro di suono distorto, opprimente, dall’andamento mortifero e liturgico, mentre l’elettronica contribuisce a creare un’incessante orda di suoni spettrali e dissonanti. Anche l’artwork rispecchia perfettamente il contenuto occulto e nichilista dell’opera, in cui ovviamente è il nero a farla da padrone. Detto questo è facile immaginare che durante l’ascolto di questo album ci si ritrovi in un gorgo infernale di frequenze, per lo più soffocanti, ma talvolta stridule e fastidiose, tanto che coloro che non sono avvezzi a questo genere non troveranno in Lotus Circle una realtà particolarmente esaltante, ma la loro attitudine misantropica e isolazionista, totalmente all’oscuro dei riflettori (non si conoscono neppure i nomi dei componenti), dovrebbe essere presa ad esempio dai molto pagliacci che oggi dominano la scena. Per quanto mi riguarda, da supportare senza riserve!