Impaled Nazarene – Manifest

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Impaled Nazarene: un nome, una garanzia. Sono ormai diciassette anni che la band del folle Mika Luttinen ci trapana le orecchie a suon di nuclear black metal e questa ennesima fatica sulla lunga distanza, la decima per la precisione, non tradirà di certo le aspettative dei numerosi fans della compagine finlandese, che può ben considerarsi, a conti fatti, tra i mostri sacri del metal estremo e tra i gruppi più solidi e continui attualmente in circolazione. Dall’esordio “Tol Cormpt Norz Norz Norz” datato 1992 ne è passata di acqua sotto i ponti: i nostri, partiti da una base black metal che assorbiva diverse influenze provenienti in egual misura tanto dal punk/grindcore più deviato e morboso, quanto da certo noise/industrial velenoso e disturbante al massimo grado, hanno saputo evolversi nel corso degli anni, raffinando (e di molto) la propria tecnica compositiva e inglobando nel proprio sound ulteriori spunti. Questo percorso di maturazione ha subito una netta accelerazione a partire dalla pubblicazione dal sottovalutato “Absence Of War Does Not Mean Peace”, che a mio giudizio rappresenta un importante punto di svolta nella carriera della band. Da allora infatti gli Impaled Nazarene hanno arricchito la loro proposta inserendo su una matrice che è rimasta sempre e comunque black, parti marcatamente influenzate dall’heavy metal più “melodico” di stampo ottantiano. “Manifest” porta a compimento questo processo di mutazione e rappresenta al tempo stesso una sorta di summa di quanto fatto finora dalla band, proseguendo sulla falsa riga del suo ottimo predecessore “Pro Patria Finlandia”. In questo album ritroviamo infatti tutte le migliori caratteristiche del tipico Impaled Nazarene sound: impatto, violenza, velocità, rabbia iconoclasta, pazzia all’ennesima potenza, il tutto sorretto da una produzione potentissima che, nonostante la pulizia dei suoni, non fa perder al disco un’oncia della propria cattiveria. I pezzi sono frammenti impazziti, incontrollabili deflagrazioni sonore, affilati come aghi che si conficcano inesorabilmente nel cervello dell’ascoltatore. Non c’è veramente un attimo di pausa: si passa da autentiche mazzate thrash oriented come l’opener “The Antichrist Files”, a songs trascinanti dal riffing chiaramente ispirato al rock n’ roll più rude e grezzo di derivazione motorheadiana (la band di Lemmy è stata da sempre una delle maggiori influenze per i cinque finlandesi) come “Suicide Song” e “You Don’t Rock Hard”, da perle di autentico black metal dalle sfumature sulfuree e malinconiche come “Mushroom Truth” (una sorta di “Blood Is Thicker Than Water” dei giorni nostri), a schegge black/punk di devastante intensità come “Funeral for Despicable Pigs” e “Blueprint for Your Culture’s Apocalypse” che sembrano uscite da qualche session dei Driller Killer più ubriachi che mai. Il tutto arricchito da massicce dosi di metal classico, percepibile sia nei diversi assoli che costellano i pezzi, sia nella trama stessa del songwriting, diretto ma studiato. In fondo Mika Luttinen e compagni suonano sempre la stessa musica dai tempi di “Suomi Finland Perkele”, ma lo fanno ora con maggiore consapevolezza dei propri mezzi ed evitando alcune ingenuità commesse in passato. Gli Impaled Nazarene, grazie anche alla loro attitudine ironica e dissacrante, hanno saputo attraversare indenni le mode del momento, mantenendo intatta la loro genuina spontaneità e costruendosi un’immagine assolutamente coerente e credibile, più di quella di molti altri “serissimi” gruppi. “Manifest” è qui a dimostrare, se mai ce ne fosse stato bisogno, che i nostri hanno ancora molto da dire e da insegnare. Grandissimi!!!

REVIEW OVERVIEW
Voto
80 %
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impaled-nazarene-manifestTRACKLIST <br> 1. Intro: Greater Wrath; 2. The Antichrist Files; 3. Mushroom Truth; 4. You Don't Rock Hard; 5. Pathogen; 6. Pandemia; 7. The Calling; 8. Funeral for Despicable Pigs; 9. Planet Nazarene; 10. Blueprint for Your Culture's Apocalypse; 11. Goat Justice; 12. Die Insane; 13. Original Pig Rig; 14. Suicide Song; 15. When Violence Commands the Day; 16. Dead Return <br> DURATA: 50 min. <br> ETICHETTA: Osmose Productions <br> ANNO: 2007