Merrimack – Obsecrations To The Horned

0
1199

Gustosa “operazione nostalgia” quella realizzata dalla sempre attenta Moribund Records, etichetta statunitense molto attiva e sicuramente tra le migliori in ambito underground, che ci permette di riascoltare in questa ristampa le tre demo di una delle realtà più valide e longeve del sottosuolo black metal francese. I Merrimack, infatti, sono sulla scena dal lontano 1994, anno in cui la Norvegia la faceva da padrona con produzioni di altissimo livello, ed i gruppi “continentali” non potevano che apprendere gli insegnamenti degli indiscussi maestri del Nord. Così avvenne, inevitabilmente, anche per questa band transalpina, che nel primo demo “Act I”, risalente al 1995, propone un black metal sinfonico fortemente debitore di masterpieces quali “In the Nightside eclipse” degli Emperor o “The shadowthrone” dei Satyricon. Le songs sono apprezzabili ma ancora poco personali, le tastiere, anche se supportate da un buon lavoro delle chitarre, sono le protagoniste assolute del songwriting della band, che predilige canzoni semplici e di immediato impatto, lontane dalle strutture complicate e quasi barocche del debut “Ashes of purification”, ed ama infarcire il disco di interludi strumentali d’atmosfera più o meno riusciti. Le vocals ricordano lo stile dei primi Gorgoroth ed i testi trattano tematiche anticristiane ed ispirate alla mitologia nordica, argomento che sarà in seguito completamente abbandonato dalla band. La demo in questione, pur non essendo il massimo dell’originalità e presentando una produzione assai grezza, diede comunque una buona visibilità ai Merrimack, permettendo loro di esibirsi in una storica data live nel 1996 a Parigi in compagnia di Necromass e Dark Funeral. Si prosegue con la seconda demo, uno split con gli Hirilorn, uscito originariamente in edizione limitata a 300 copie nel 1998 per Drakkar Productions, dopo un lungo periodo di inattività del gruppo, caratterizzato da numerosi problemi di line-up. Questo secondo lavoro appare certamente più maturo del precedente, le songs sono più lunghe ed articolate, i riffs, pur restando saldamente ancorati alla tradizione del più puro black metal, si fanno più granitici e, in alcuni passaggi, maggiormente death oriented, le tastiere, anche se sempre ben presenti, divengono meno invadenti e più ordinate. In questo senso di sicuro valore e testimonianza tangibile della progressione compositiva della band è “The sabbath’s celebration”. Abbastanza sui generis è, invece, la successiva “Farewell to my land” che presenta un coro pulito molto malinconico e quasi viking, ma assai suggestivo. Si passa quindi alla conclusiva “Horns defeat thorns”, demo del 2001, anch’essa pubblicata in edizione limitata a 333 copie da una piccola e semisconosciuta etichetta francese, la Black Vault Records. Il songwriting della band si fa ancora più maestoso ed articolato, molto vicino alla complessità del già citato debut, le songs sono piuttosto lunghe ed alternano passaggi cadenzati ed atmosferici a sfuriate belluine in tipico norse style, mantenendo desta l’attenzione dell’ascoltatore con soluzione tecniche, pur se non originali, certamente azzeccate e godibili. Da segnalare l’intro: una messa interrotta bruscamente da una raffica di mitra e dalle urla degli astanti (!!!). In definitiva un buon prodotto, una chicca per collezionisti che mette a disposizione di un pubblico più vasto i primi ed ormai esauriti lavori di un gruppo giustamente orgoglioso delle proprie radici, legate al più oscuro e furioso black metal, e dall’attitudine innegabilmente genuina. “Ten years of satanic service” recita il booklet di questo dischetto, e mai rivendicazione, credo, fu più giustificata.

REVIEW OVERVIEW
Voto
70 %
Previous articleShining: ecco il trailer del documentario su Niklas Kvarforth
Next articleAnteprima brano per i Nocte Obducta
merrimack-obsecrations-to-the-hornedTRACKLIST <br> 1. Intro; 2. Asgard, kingdom of nordic gods; 3. Unholy god of the past; 4. The mith of Avalon; 5. Interlude I; 6. Running to the dark; 7. Interlude II; 8. Malleus maleficarum; 9. Interlude III; 10. Outro; 11. Eresia; 12. Apostasy; 13. The sabbath’s celebration; 14. Farewell to my land; 15. Intro; 16. Noigel; 17. Peadophilic orgasmatron; 18. Live the lie; 19. Sanctum regum <br> DURATA: 78 min. <br> ETICHETTA: Moribund Records <br> ANNO: 2004