Belphegor – Bondage Goat Zombie

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La creatura di Helmuth giunge con questo “Bondage Goat Zombie” all’invidiabile traguardo del settimo studio album. Il combo austriaco non ha in effetti mai abbandonato l’approccio selvaggio e blasfemo degli esordi, ma nel corso degli anni la furia iconoclasta e assassina di dischi come “Blutsabbath” e “Necrodaemon Terrorsathan” è stata in qualche modo imbrigliata nelle strutture più ragionate e precise di lavori come “Lucifer Incestus” (il capolavoro della band) e “Goatreich-Fleshcult”. Dopo il mezzo passo falso del precedente “Pestapokalypse VI”, il gruppo pare aver riacquistato la vena creativa e sforna un ottimo platter di black/death metal, sorretto da una produzione potentissima, come tutte le uscite targate Nuclear Blast, ed intriso di una cattiveria esplicita, quasi palpabile. I Belphegor non sono il massimo dell’originalità, continuano a proporre i soliti clichès estremi a base di sesso, violenza e satana, ma il loro sporco lavoro lo sanno fare molto bene. L’opener e title track e la successiva “Stigma Diabolicum” sono due autentiche martellate in pieno volto e le restanti songs non sono da meno in termini di rabbia e ferocia esecutiva. I nostri sono anche abili nel diversificare la loro proposta quel tanto che basta da evitare all’ascoltatore di annoiarsi, inserendo per esempio (seppure con il contagocce) partiture tastieristiche che aumentano il senso di oscurità e pesantezza di alcuni pezzi: emblematica a questo proposito la conclusiva “Der Rutenmarsch”, mid tempo sulfureo e cupo, a tratti perfino doomeggiante. Notevole il lavoro svolto sulle melodie che innervano il riffing con soluzioni sinistre vicine per certi versi agli ultimi Behemoth. In altri casi la band punta più sulla marzialità e la compattezza del songwriting, ma la qualità del disco si mantiene nel complesso elevata. Personalmente ho sempre nutrito qualche perplessità sull’effettivo valore di questo gruppo, specie in sede live (ho avuto modo di vederli in due occasioni ed in entrambi i casi le performances non sono state eccelse), ma questo lavoro può considerarsi davvero valido sotto tutti gli aspetti: compositivo, strumentale e concettuale. L’ennesimo monolite partorito da un gruppo costantemente fedele a sé stesso ed al proprio trademark, ma che, nell’ambito di queste “costrizioni” autoimposte, ha anche saputo evolvere il proprio sound in modo coerente e musicalmente interessante. Da avere.

REVIEW OVERVIEW
Voto
75 %
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belphegor-bondage-goat-zombieTRACKLIST <br> 1. Bondage Goat Zombie; 2. Stigma Diabolicum; 3. Armageddon's Raid; 4. Justine: Soaked In Blood; 5. Sexdictator Lucifer; 6. Shred For Sathan; 7. Chronicles Of Crime; 8. The Sukkubus Lustrate; 9. Der Rutenmarsch <br> DURATA: 40 min. <br> ETICHETTA: Nuclear Blast <br> ANNO: 2008