Giunti alla terza fatica sulla lunga distanza (per consuetudine il terzo è considerato l’album della verità: la definitiva consacrazione o l’oblio), gli austriaci Stormnatt vanno sul sicuro e con questo “Omega Therion” non stravolgono il loro sound ma decidono di continuare lungo il sentiero stilistico intrapreso con il precedente “The Crimson Sacrament” (pubblicato nel 2009), lasciando forse, rispetto al recente passato, maggior spazio a soluzioni melodiche e d’impatto. “Ascension Of The Scarlett Angel”, posta in apertura, è paradigmatica delle intenzioni della band: una canzone semplice e facilmente memorizzabile, costruita su un main riff d’immediata presa e su una struttura molto classica ma dannatamente efficace e cattiva. Questo pare essere lo spirito del gruppo capitanato dal singer Mord: recuperare la vecchia tradizione del metal ottantiano ed innestarla su un tessuto black, tenendo costantemente presente la fondamentale lezione della scuola svedese (e mi riferisco in particolare a gruppi come ultimi Watain ma anche Blodsrit e Mörk Gryning). Il terzetto di Vienna dà il meglio di sé nella prima parte del lavoro, mescolando sapientemente violenza e trame melodiche decisamente accattivanti in un equilibrio quasi perfetto: alla già citata opener fanno infatti seguito il sulfureo mid tempo “Dead Soul Meditations”, la più veloce e thrashy “The Bitter Fruits Of Deceit” e la title track, song più complessa ed articolata, che riassume un po’ tutte le caratteristiche del sound dei nostri, veicolando un’atmosfera occulta ed infernale. La seconda parte dell’opera mi è sembrata invece meno brillante e più appiattita sulle stesse soluzioni, alla lunga identiche a sé stesse. Ottima invece la produzione: polverosa e grezza quanto basta ma mai confusionaria. Dopo gli esordi, fortissimamente condizionati dall’ingombrante influenza dei Darkthrone, gli Stormnatt hanno saputo tirare fuori la loro personalità: considero questo disco leggermente inferiore al suo predecessore, che mi aveva ben impressionato, ma in ogni caso siamo di fronte ad un lavoro maturo e convincente, quadrato ed ortodosso.
