I Permanent Midnight sono (o per meglio dire erano) un trio statunitense, proveniente per la precisione dalla Pennsylvania. La band è stata attiva dal 1996 al 2006 e soltanto ora viene dato alle stampe grazie alla lungimiranza della connazionale Paragon Records questo “Under The Blood Moon”, unico full length pubblicato dalla band, che peraltro include molti pezzi già editi in precedenza in formato demo e split. I Permanent Midnight sono dediti ad una sorta di death/black metal sui generis, che include anche il massiccio utilizzo delle tastiere. In sostanza il sound dei nostri mescola con sorprendente efficacia un death cavernoso, oscuro, cadenzato ed a tratti doom oriented ad un black sinfonico dalle atmosfere notturne e vampiresche. Benché si tratti di due generi apparentemente molto lontani tra loro, l’amalgama può dirsi riuscito: si passa così dalla pesantezza soffocante dell’opener “Wolf”, che richiama alla mente gruppi come Autopsy, Incantation o Asphyx, alle sinistre trame tastieristiche della lunare “The Evil In The Forest”, in odore di Emperor e primissimi Cradle Of Filth. Ma le due anime del gruppo convivono perfettamente anche all’interno dello stesso brano, e così si assiste all’alternarsi tra momenti fangosi, pachidermici e carichi di groove rabbioso ed altri più avvolgenti, nei quali i tappeti di synth creano striscianti ed affascinanti squarci melodici. Di pari passo nel cantato del singer Wulv si susseguono growling vocals gutturali e profonde ed uno screaming lacerato e graffiante. A completare il quadro una produzione sporca e grezza come si conviene. Il risultato finale può ricordare un gruppo storico della scena underground a stelle e strisce, ovvero i Profanatica. Bisogna dare atto ai Permanent Midnight di aver osato quel tanto che basta per ritagliarsi il loro personale posto al sole: questo album ha tutti i crismi per diventare un piccolo oggetto di culto negli anni a venire.
