Merrimack – Grey Rigorism

0
683

I francesi Merrimack sono giunti con questo “Grey Rigorism” alla terza fatica sulla lunga distanza. Siamo di fronte ad un lavoro che segue la falsariga del suo predecessore “Of Entropy And Life Denial”, che aveva segnato una decisa sterzata stilistica per i nostri, con il passaggio dal black metal classico di stampo sinfonico, fondamentalmente alla Emperor, di “Ashes Of Purification” a sonorità più ruvide e vicine alla corrente religious, alla quale il gruppo sembra ora aderire completamente, anche dal punto di vista lirico e concettuale. Il quintetto parigino sforna un album inattaccabile sotto il profilo tecnico ed esecutivo, snocciolando uno dopo l’altro pezzi quadrati e solidi ed al tempo stesso intricati e dall’andamento quasi progressivo, ma che denotano una dipendenza dai modelli di riferimento davvero eccessiva per una band che é sulle scene da almeno quindici anni e dovrebbe aver maturato, oltre all’esperienza, anche la giusta dose di personalità. Il fantasma dei primi Watain, dei Funeral Mist e, soprattutto, dei Deathspell Omega aleggia come una presenza ingombrante su tutte le composizioni, che stentano a coinvolgere l’ascoltatore e risultano standardizzate e prevedibili, forse anche a causa dei suoni troppo omologati targati Necromorbus Studios. A tratti le songs riescono anche ad evocare atmosfere occulte e misteriose, ma questo voler “seguire la corrente” a tutti i costi da parte dei Merrimack fa inevitabilmente perdere loro una buona fetta di credibilità. Non é impossibile dire qualcosa di originale nell’ambito di un sottogenere come l’ortodhox black metal che continua ad andare per la maggiore: ci sono riusciti i primi Ofermod o gli Averse Sefira inserendo nel songwriting massicce dosi di death; ci sono riusciti sotto altri aspetti anche gli ultimi Marduk mediando tra il loro classico trademark e lugubri inserti dark ambient. I Merrimack in questa occasione si limitano a scrivere il compitino, influenzati da un sound che probabilmente amano molto ma di cui non riescono ancora ad impossessarsi, e ci offrono un disco che, se fosse uscito nel 2002-2003 sarebbe forse stato considerato un ottimo lavoro, ma che oggi appare soltanto una perfetta quanto sterile fotocopia.

REVIEW OVERVIEW
Voto
60 %
Previous articleBohemian Grove – Age Of Retrogression
Next articleTreblinka – Severe Abominations
merrimack-grey-rigorismTRACKLIST <br> 1. The Golden Door; 2. Omniabsence; 3. Kirjath-Ra; 4. La Sainteté Du Mal; 5. Cold Earth Mourning; 6. Grey Rigorism; 7. When The Stars Align; 8. Désaveu; 9. In The Halls Of White Death; 10. By Thy Grace <br> DURATA: 61 min. <br> ETICHETTA: Moribund / Osmose Productions <br> ANNO: 2009