Orchid

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Gli Orchid sono un’oscura creatura proveniente dalle brumose lande dell’alessandrino, che con il recentissimo demo “Lacrime Di Sangue” ha destato l’attenzione dei cultori dell’underground e degli addetti ai lavori. Diamo quindi la parola a DeviHate e ZebZero, fondatori ed attualmente unici componenti del combo piemontese. Inizio con la più scontata delle domande, d’obbligo però: volete brevemente tracciare una storia degli Orchid?

Gli Orchid nascono nell’ottobre del 2004 per volere mio e di ZebZero, anche se entrambi militavamo già da circa un anno in un’altra band chiamata Dark Embrace, progetto in cui erano coinvolti altri due elementi, trattasi di Cy (chitarra) e V1051 (batteria), ma con il quale non registrammo mai nulla di ufficiale, se non un paio di cover e una manciata di pezzi (che tra l’altro non furono mai completati con le parti vocali). Causa alcune divergenze in ambito musicale decidemmo di scioglierci, ma nonostante questo passo falso sia il sottoscritto che ZebZero, tra cui nacque anche una sincera amicizia, decidemmo di ricominciare tutto da capo. Innanzitutto cambiammo il nostro monicker in Orchid, e successivamente anche le nostre coordinate musicali subirono una svolta significativa, passando dal black metal piuttosto melodico degli esordi, a territori ben più caotici, estremi e disturbanti.

Nella vostra biografia indicate tra le vostre fonti d’ispirazione, oltre a gruppi storici quali Darkthrone e Burzum, anche i Massemord. In che misura la band di Lord Hasthur Warmachine ha inflenzato il vostro sound?

Personalmente non trovo grandi similitudini tra il nostro sound e quello dei Massemord, se non per l’uso della drum machine. Semplicemente abbiamo voluto omaggiare la creatura di Lord Hasthur Warmachine con una cover di quel piccolo gioiello di arte nera qual’é “Skogen Kaller” durante la nostra sessione in sala prove, tutto qua. E’ anche vero che sia io che ZebZero apprezziamo i lavori targati Massemord, quindi, essendo parte dei nostri ascolti abituali, è chiaro che in qualche modo abbiano influenzato la nostra vena creativo/artistica, ma non credo vi siano riferimenti così palesi ed espliciti verso questa band; stesso discorso per i Darkthrone e Burzum, che comunque rimangono inarrivabili per chiunque. Se proprio dovessi sbilanciarmi in accostamenti credo che la nostra proposta si avvicini sotto alcuni aspetti all’aura caotica dei Black Funeral di “Empires Of Blood” tanto per intenderci, e degli ultimi Mutiilation, senza però tralasciare la tanto amata scena nordica.

Alcune parti dei vostri pezzi, specie quelle più cadenzate ed ipnotiche, mi hanno ricordato molto da vicino il mood depressivo ed angosciante dei Judas Iscariot. Confermate questa mia impressione?

Si, hai perfettamente ragione. Considero Judas Iscariot come una delle realtà migliori e indiscutibili della scena odierna (e passata) del BM, e il fatto che tu abbia percepito questi echi anche nella nostra musica mi onora! Come hai detto tu stesso, specie nei frangenti più oscuri e riflessivi l’ombra dell’artista statunitense è assai presente. D’altro canto sono dell’idea che generi intransigenti, come il BM appunto, o li si suona in un certo modo, con un certo spirito e seguendo una certa corrente compositiva, o altrimenti si rischia di non fare più quel tipo di musica. Con questo non voglio dire di copiare ciò che altri hanno fatto anni prima, ma credo che sia inevitabile (specie per gli artisti giovani come noi) trovare dei punti di riferimento su cui tessere le proprie idee e direzioni musicali. Sta poi all’artista in questione rendere personale e in qualche modo ‘inimitabile’ il feeling trasmesso.

Come sono nate le tre songs che vanno a comporre “Lacrime Di Sangue”? Qual é stato il processo di registrazione?

Io e ZebZero ci riunivamo spesso nella nostra sala prove e le tre canzoni comprese nel nostro demo sono nate in questi mesi di collaborazione e perché no, anche sacrificio (ritrovarsi a suonare dalle 15 alle 19 in piena estate con temperature infernali!). Si iniziava con la stesura delle parti di chitarra immediatamente seguite dal basso; poi quando il riffing soddisfava entrambi, ZebZero si occupava della programmazione della drum machine e delle parti vocali. A quel punto la parola d’ordine diventava PROVARE incessantemente fino a che la song in questione non la si suonava ad occhi chiusi! Devo ammettere che i pezzi ci hanno accontentato subito, dato che, dopo un arco di tempo abbastanza ridotto avevamo già tutto pronto per la registrazione. Per questa fase non ci crederai ma tutti gli strumenti sono stati inizialmente registrati singolarmente su una tape con un banalissimo e alquanto antico registratore a cassetta, nell’arco di tempo di un pomeriggio!! (scendendo nei dettagli oserei aggiungere che per registrare le parti di chitarra, questo apparecchio è stato VOLUTAMENTE infilato -per ottenere un sound migliore- in un cestino dell’immondizia -concedetemelo- pieno di bottiglie, ovviamente vuote, di birra!!! e poi c’è chi ancora insiste nel dire che lo spirito dell’underground è morto e sepolto!? ahah). In seguito le varie tracce sono state trasferite su PC, assemblate, lievemente ritoccate con l’aggiunta di qualche ulteriore effetto ed è nato “Lacrime Di Sangue”.

Ho apprezzato l’uso della lingua italiana nel cantato, anche se non costituisce più una vera novità. Penso che la nostra lingua abbia una cadenza ed una metrica molto spezzate, che conferiscono ai pezzi un quid di sofferenza in più. Siete d’accordo con me? Continuerete in futuro su questa linea?

Si, oltre a noi ormai parecchi gruppi hanno adottato la lingua italiana per le liriche, ma sinceramente non è certo la novità quella che stiamo cercando di diffondere. Facciamo solo quello che ci sentiamo di fare, senza preoccuparci di appartenere alla moda o di fare tendenza. Sarò sincero nel dirti che le canzoni che vanno a comporre “Lacrime di sangue” inizialmente erano nate in inglese, ma ci siamo ben presto resi conto che nella madre lingua le nostre composizioni acquistavano un qualcosa di spettrale, tetro e dannatamente oscuro, che ben si amalgamava nel contesto oltranzista e perverso del nostro sound, quindi abbiamo optato di divenire un Italian Black Metal band a tutti gli effetti! E credo che questa caratteristica sarà parte degli Orchid anche per i lavori futuri.

I temi affrontati nei vostri pezzi mi sembrano essere quelli della disperazione, della disillusione, della solitudine e della morte, ma sotto un’angolatura piuttosto personale e con testi molto criptici. Volete darmi qualche informazione in più in proposito?

Il tema predominante che ricopre la nostra opera è l’odio verso il mondo esterno e se stessi (che comprende ogni cosa da te elencata), ma, come ogni sensazione, trattandosi di entità puramente astratte e soggettive, ognuno le percepisce attraverso il proprio punto di vista e la propria spiritualità: per questo le nostre liriche possono sembrare estranee a occhi, come dire, sconosciuti. Vorrei anche aggiungere che il nostro concept lirico ruota attorno alla figura della morte, esaminando il tema del suicidio in un’ottica completamente differente rispetto ai “normali” canoni (“Criptal”), ma anche osservandola nelle vesti di una, seppur sofferta e ultima, conquista (“Oblio Definitivo”, “Il Grigiore Macabro Di Quegli Occhi”). Abbiamo voluto pubblicare i testi non solo per una banale questione di artwork, ma proprio per cercare, anche attraverso il nostro lato più poetico, di coinvolgere l’ipotetico ascoltatore in un viaggio mentale criptico e malato. Lo scopo della musica, vista come vera e propria arte, deve essere proprio questo. Speriamo di ottenere consensi anche sotto questo punto di vista.

In sede di recensione ho criticato l’uso di vocals distorte e filtrate per tutta la durata del disco che, a mio avviso, anche se aumentano l’effetto straniante del cantato, risultano eccessivamente monotone e poco espressive. Com’è nata l’idea di usare questo tipo di voci e come rispondete a questa mia critica?

La registrazione delle parti vocali è la fase che ci ha creato più problemi nel concepimento di “Lacrime Di Sangue”, dato che abbiamo fatto parecchi tentativi prima di giungere all’effetto desiderato. Sinceramente sia io che ZebZero siamo entusiasti del timbro vocale definitivo, dato che, personalmente, trovo che questa distorsione esasperata si intoni perfettamente con il concetto di caos che è alla base del nostro sound. Abbiamo cercato di ottenere un qualcosa di assolutamente estremo, ossessivo e privo di qualsiasi senso di umanità (e quindi espressione). Ripeto, siamo molto soddisfatti, dato che non abbiamo fatto altro che seguire e realizzare il nostro intento. Comunque noi siamo ben disposti a ricevere critiche, dato che non ci riteniamo assolutamente musicisti impeccabili, e poi i suggerimenti non sono altro che stimoli per migliorare in futuro.

Ho anche avuto l’impressione in alcuni momenti che le songs fossero slegate e troppo sfilacciate, mentre, al contrario, quando vi concentrate su un unico tema portante, come in “Criptal”, siete riusciti ad ottenere l’effetto opposto: compattezza e chiarezza d’intenti. Cosa mi dite in proposito?

Sinceramente con questa domanda mi spiazzi un po’, dato che credo che i vari riff che compongono le nostre canzoni siano abbastanza omogenei, senza cadere in cambiamenti così radicali. “Criptal” è senza dubbio la song più “classica” nel senso della parola, mentre le altre due sono sicuramente di più difficile assimilazione, data la presenza di frangenti anche piuttosto diversi l’uno dall’altro, ma credo che nel contesto non ci sia nulla di così slegato e incoerente. Ma anche questa è una critica che accettiamo molto serenamente!

Credo che un suono di batteria più corposo e carnale possa giovare al feeling dei vostri pezzi. Pensate di arruolare in futuro un batterista in carne ed ossa?

I suoni della batteria sono stati volutamente tenuti in secondo piano durante la fase di mixing, comunque, non vi é alcun dubbio che la presenza di una batteria “umana” potrebbe migliorare la resa sonora complessiva! Abbiamo utilizzato una drum machine soltanto perché non avevamo a disposizione nessun batterista a quel tempo disposto a provare con noi, dato che dalle nostre parti già è raro trovare qualcuno appassionato di BM, figuriamoci un batterista! La nostra idea per il futuro sarebbe quella di far tornare, anche se non penso in pianta stabile, l’ex drummer degli allora Dark Embrace, se non altro per eventuali date live e registrazioni di nuovi album. Staremo a vedere.

Altra domanda forse banale ma anch’essa d’obbligo. Cosa rappresenta per voi il black metal e come lo vivete?

Inizio a rispondere a questa tua domanda mettendo subito in chiaro che non utilizzerò un sacco di paroloni senza senso per dare l’idea di ciò che rappresenta per me il black metal. Ti dico semplicemente che questo non è altro che il mio genere musicale preferito, anche se ultimamente mi sto avvicinando moltissimo anche ai territori dell’electro-dark più estremo. Ma è sempre il BM ad esercitare una grande forza nei miei confronti, dato che tutti conosciamo la potenza della musica. Spesso non vedo l’ora che cali la notte, chiudermi in camera munito di cuffie, e ascoltare un bel cd per iniziare a vagare in un mondo parallelo, dove, almeno per quei brevi istanti, la mia mente può distogliersi dalla noiosa e soffocante realtà quotidiana, per dirigersi verso lidi intrisi di un fascino mistico del tutto unico sotto il mio punto di vista. Magari qualche ragazzina lo fa con i Blue, qualche scolaretto ribelle con i Green Day.. io sinceramente preferisco artisti come Burzum, Wigrid o Abyssic Hate! E’ solo una questione di (buon??) gusto! Ciò che mi duole ammettere è che spesso questo genere musicale dà il via libera ad atteggiamenti spesso ridicoli ed infantili da parte di un gran numero di incompetenti che lo percepiscono soltanto come l’ennesimo modo per nascondersi dietro alla solita e grottesca maschera del cattivo. Poi, per quanto mi riguarda, ognuno è libero di fare come gli pare, dato che, per come lo si debba vivere, non credo abbiano ancora inventato i comandamenti del blackster; io personalmente ascolto una marea di cd, compongo musica e vado ai concerti (lavoro permettendo)! Nulla di trascendentale come puoi ben vedere..

Cosa dobbiamo aspettarci dagli Orchid per l’immediato futuro?

Ora come ora siamo piuttosto fermi dato che ZebZero si trova in Francia per lavoro in questo periodo, ma abbiamo dei nuovi pezzi già pronti, e altri in fase di preparazione, ancora più deviati e deprimenti, quindi direi che siamo sulla buona strada! Ma per una nuova uscita sul mercato bisognerà attendere ancora un po’ di tempo, anche perché sono convinto che la fretta non consenta mai di ottenere buoni risultati. Quel che è certo è che abbiamo intenzione di solcare la scena ancora per un bel po’, e che continueremo sempre per la nostra strada, senza mai scendere a compromessi!

Bene, grazie per la vostra disponibilità. Concludete pure come preferite quest’intervista…

Grazie a te per lo spazio concessoci! Un saluto a tutti i lettori di BlackMetalIstKrieg! Da parte nostra un sentito (e anticipato) ringraziamento a chiunque supporti la nostra militanza nell’underground italico. Se siete interessati al nostro demo “Lacrime Di Sangue” o per chiunque abbia voglia di contattarci, non esitate a farlo al seguente indirizzo: lord_arioch@libero.it