Nocturnal Depression – Reflections Of A Sad Soul

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Basterebbe da sola “Her Ghost Haunts These Walls”, con le sue atmosfere morbose e necromantiche e quel maledetto arpeggio malinconico che si stampa immediatamente nella testa dell’ascoltatore per non uscirne più, a giustificare, come si suol dire, il prezzo dell’acquisto di questo “Reflections Of A Sad Soul”, vero e proprio bignami del black metal depressivo e manifesto della poetica musicale dei Nocturnal Depression. La band francese capitanata da Lord Lokhraed aveva già attirato le attenzioni e le lodi dell’audience underground con i primi demo (caratterizzati da sonorità più raw), con il debutto “Nostalgia – Fragments Of A Broken Past” (2006) ed il successivo Soundtrack For A Suicide – Opus II” (2007) ma con questa terza fatica sulla lunga distanza, complice una maggior maturità compositiva, sublima quanto fatto in precedenza, compilando la propria definitiva dichiarazione di intenti (suicidi) in musica (le successive uscite, a mio avviso, sono di gran lunga inferiori, troppo piatte e poco ispirate): e lo fa rifuggendo da ogni tentazione post-qualcosa (strada invece intrapresa da molti illustri colleghi) ed andando alle radici del sound depressive, mantenendo intatta la matrice black e recuperando suggestioni e stilemi compositivi provenienti da Burzum, Forgotten Woods e Wigrid. Le canzoni presenti in questo disco, come facilmente immaginabile tutte di lunga durata, sono infatti costruite su un riffing estremamente minimale, direi quasi elementare, e su semplici melodie dall’andamento ipnotico e circolare, a creare quel mood oppressivo e a dare plastica consistenza a quel senso di dissociazione e a quella funerea disperazione che la band vuole trasmettere per mezzo della propria musica: un lungo e triste viaggio nei più cupi tormenti dell’animo umano, che si dipana attraverso passaggi reiterati ai limiti dell’ossessione. La semplicità è qui funzionale all’espressività: questo è un disco completamente privo di tecnicismi, che colpisce il versante emotivo, e come tale va fruito, lasciandosi trasportare dai ritmi lenti (spezzati solo parzialmente dalla più darkthroniana “Fading Away In The Fog”) e dalle nenie cimiteriali dei nostri. Chi ha letto qualche mia recensione sa che non apprezzo in modo particolare la deriva manieristica che il sottogenere depressive sta prendendo negli ultimi tempi, complici registrazioni troppo scadenti e l’uso compulsivo della drum machine: i Nocturnal Depression, in questo album, sono forse tra gli ultimi credibili interpreti (ed abili artigiani) di uno stile tanto cupo ed affascinante quanto facile a generare noia. Buon ascolto e buon suicidio.

REVIEW OVERVIEW
Voto
80 %
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nocturnal-depression-reflections-of-a-sad-soulTRACKLIST <br> 1. Intro – The Whispering Spectrum; 2. Fading Away In The Fog; 3. Solitude And Despair; 4. Her Ghost Haunts These Walls; 5. Nevica – Untitled Track <br> DURATA: 67 min. <br> ETICHETTA: Sun & Moon Records <br> ANNO: 2008