Profanatica – Wreathed In Dead Angels

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Nuova uscita in casa Profanatica con questo ep pubblicato tanto per cambiare dai ragazzacci brutti della Hells Headbangers Records. La creatura di Paul Ledney è tra i prime movers assoluti della scena black metal, e direi della scena estrema tutta, a stelle e strisce. Suonavano questa roba ben prima che gli scribacchini come il sottoscritto cominciassero ad usare l’acronimo USBM, e fin dagli esordi hanno proposto una propria particolare visione del genere, fatta di minimalismo compositivo e influenze più o meno evidentemente riconducibili al death metal, che allora negli States faceva la voce grossa. La band ha sempre tenuto fede a questa impostazione, sia nella sua originaria incarnazione nei primi anni novanta sia dopo la ripresa dell’attività negli anni duemila, non mancando mai di impreziosire il tutto con ampie dosi di cattivo gusto e blasfemia da sagra del carciofo, come piace a noi. Tutti elementi che puntualmente ritroviamo in “Wreathed In Dead Angels”, dischetto che mantiene intatto il sound distintivo del power trio statunitense unendolo ad una freschezza d’ispirazione che francamente può sorprendere se si considera che i nostri amici sono in giro da così tanto tempo.

Eppure Ledney, nonostante la barba lunga, sembra ancora un ragazzino e i suoi soci non sono da meno almeno a giudicare dall’energia genuina e quasi “adolescenziale” che sembrano aver messo in questi circa venti minuti di musica che arrivano dritti al punto senza troppi fronzoli. E allora giù di riff lineari dal tono ribassato e sventrato, e via di batteria primitiva e di scream/growl strisciante e sospirato, con contorno di produzione polverosa ma non troppo. Per non parlare dell’alternanza, anch’essa divenuta nel corso degli anni un marchio di fabbrica della band, tra rallentamenti cavernosi in pieno stile Incantation (gruppo di cui pure Ledney ha fatto parte e di cui anzi è stato uno dei membri fondatori) e accelerazioni dal sapore quasi punk alla Nunslaughter, tanto per gradire.

Sarà per la durata contenuta che rende sicuramente il lavoro più diretto e fruibile, tenuto conto dell’approccio nell’insieme abbastanza monolitico della band, fatto sta che questo ep mi è sembrato addirittura più riuscito dell’ultima fatica sulla lunga distanza, quel “Crux Simplex” uscito un paio di anni fa che per molti è una delle migliori uscite targate Profanatica. Insomma “Wreathed In Dead Angels” è il classico disco per cui si può dire la frase fatta “se fosse uscito nel 1992 sarebbe di culto”, però esce adesso e va bene lo stesso. Ritengo che i fans dei Profanatica potranno ampiamente essere soddisfatti ma chiunque apprezzi le commistioni tra black e death metal old school non potrà restare indifferente all’ascolto di canzoni dirette e semplici ma (e proprio per questo) dannatamente efficaci come “Hung In Golgatha” e “The Entombment”, che penso potranno trovare spazio anche in sede live. I Profanatica sembrano invecchiare come il vino e di questo non possiamo che rallegrarci.

REVIEW OVERVIEW
Voto
70 %
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profanatica-wreathed-in-dead-angelsTRACKLIST <br> 1. Hung In Golgatha; 2. The Sixth Hour; 3. Descent From The Cross; 4. The Entombment; 5. Wreathed In Dead Angels; 6. By Thine Agony <br> DURATA: 21 min. <br> ETICHETTA: Hells Headbangers Records <br> ANNO: 2025