Necrofulgurate – Putrid Veil

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Singolare vicenda quella legata al progetto Necrofulgurate. Nato come una one man band istantanea, ha dato alle stampe due demo tape in edizione limitatissima, praticamente non destinate ad alcuna distribuzione, neppure a livello underground, per poi cessare di fatto la propria attività. Ora il materiale prodotto, peraltro solo quattro canzoni per quasi venti minuti di  durata complessiva, viene riproposto in questa compilation, pubblicata sempre in cassetta e sempre in edizione limitata (a centocinquanta copie), che rappresenta a un tempo la celebrazione e l’epitaffio di questa esperienza musicale dall’approccio decisamente elitario. Si tratta di un progetto statunitense, dedito ad un grezzissimo, viscerale e sanguinolento death metal vecchia scuola, carico di odio e misantropia, senza alcuna concessione a qualsivoglia trend o intellettualismo: anzi quel che ci viene proposto è l’antitesi di tutto ciò, una sorta di arrogante, primitiva e monolitica reazione a quanto di nuovo o sperimentale è stato proposto in ambito death negli ultimi vent’anni o più, anche a livello lirico, dato che i testi non lasciano spazio a tematiche che non siano legate, come da tradizione più ortodossa, alla violenza e al gore più spinto. Violenza che permea anche la musica, estremamente semplice e diretta, realizzata con pochissimi mezzi ed un piglio artigianale d’altri tempi. Riff gonfi e fangosi, cascate di blast-beats confusionari e caotici ed un vocione cavernoso e gutturale da fare invidia al migliore Chris Barnes; nessuna aura di misticismo, nessuna riflessione esistenziale, nessun approccio metafisico, nessuna atmosfera se non quella morbosa che scaturisce dalla più pura ed esplicita venerazione del sangue, delle frattaglie e della decomposizione della carne. Gli amanti del vecchio putridume targato Mortician, Cannibal Corpse, Incantation e Grave ringrazieranno la portoghese Caverna Abismal Records, etichetta davvero attivissima e quasi maniacalmente concentrata su questo genere di sonorità, per aver recuperato questo materiale, altrimenti destinato all’oblio perpetuo. Nulla di imprescindibile ovviamente ma un piccolo pezzo di underground duro e puro che potrebbe comunque valere la pena di recuperare. Che il massacro abbia inizio!