After Death – Retronomicon

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Ricca compilation di questa formazione americana capitanata da Mike Browning (molti di voi ricorderanno la sua militanza nei Nocturnus, Acheron e nei ben più famosi Morbid Angel), comprendente tutti i demo pubblicati dalla band. Si parte dal più recente “Secret Lords Of The Star Chamber Below” (tracce 1-4) che comprende, a mio avviso, le migliori canzoni dell’album. Da subito salta subito all’orecchio la particolarità della proposta; se le tematiche occulte sulla demonologia egiziana rimandano al black metal, è altrettanto vero che musicalmente ci distacchiamo nettamente dalle caratteristiche peculiari del genere per avvicinarci a territori ben più particolari e “sperimentali”. Si potrebbe parlare di una complessa, quanto apprezzabile, miscela delle influenze più disparate: si va da richiami agli Emperor periodo “In The Nightside Eclipse”, specie per l’uso delle tastiere, agli stessi Nocturnus, persino ai Nile nelle parti più brutali, con alcuni echi dei Celtic Frost, soprattutto per l’impostazione vocale, ai Melechesh nelle melodie orientaleggianti e infine ai primi Dimmu Borgir per quanto riguarda le parti più melodiche. Un ricco piatto dunque che farà la gioia degli estimatori della musica più evocativa ed atmosferica. Il registro cambia leggermente con le songs estrapolate da “Reviving The Gods” (tracce 5-8), datato 2004, prodotto addirittura da Erik Rutan, leader dei fantastici Hate Eternal, ma a quanto riportato nel ricco booklet, riarrangiato in seguito da John Oliva, in forza ai Savatage, per enfatizzare il lato atmosferico. Fatto sta che, seppur le coordinate musicali non siano variate drasticamente, in questi pezzi è il lato più doom a farla da padrone, con alcuni frangenti dalle sfumature gothic grazie alla presenza delle vocals (comunque perfide e allucinate) di Lisa Lombardo, anche alle tastiere. Il risultato rimane comunque piacevole, nonostante risulti alla fine un po’ tedioso, inficiato anche dalla prestazione vocale non eccelsa dello stesso Mike Browning, troppo singhiozzata e pressoché identica in ogni canzone. Si prosegue con il medley “Consumed By Fire/Sulphur, Mercury And Salt”, estratto dal demo “Consumed By Fire”, capitolo ben riuscito, molto cupo ed atmoferico, ma allo stesso tempo coinvolgente e dinamico. Chiude questa lunga maratona l’ep “Vaibrations” (tracce 10-14), dove lo spettro dei Celtic Frost di “Into The Pandemonium” aleggia costantemente, rivisto però in chiave abbastanza personale, grazie ad alcune melodie medio orientali ben amalgamate al contesto, e a prolungati e intricati assoli chitarristici che sottolineano la buona preparazione tecnica dei musicisti. “Retronomicon” dunque è un’interessante, seppur non fondamentale, raccolta per chi vuole conoscere nella sua pienezza questi After Death, e potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa per chiunque voglia regalarsi un ascolto diverso dai soliti clichés derivativi. Diversamente coloro che ripudiano in ogni modo qualsiasi forma di contaminazione del metallo nero, difficilmente troveranno qualcosa di appagante in questi lunghi 74 minuti. Scegliete voi da che parte stare…

REVIEW OVERVIEW
Voto
70 %
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after-death-retronomiconTRACKLIST <br> 1. The Calling/Lords Of The Black Path; 2. As Below So Above; 3. The Star Chamber Of Isis; 4. The Secret Cycle; 5. Birth/Death Intro; 6. 0-2; 7. Astral Staircase; 8. Reviving The Gods; 9. Consumed By Fire/Sulphur, Mercury And Salt; 10. Darkness Intro; 11. Nocturnus; 12. Jesus Will Weep Again; 13. Invocation To Chtulhu; 14. Temple Of Chtulhu <br> DURATA: 74 min. <br> ETICHETTA: Iron Pegasus <br> ANNO: 2007