Mgla – Groza

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Dopo un breve periodo di gavetta, approdano al debutto sulla lunga distanza i polacchi Mgla, band formata da M. (voce, chitarra e basso) e Darkside (batteria), già membri dei validi Kriegsmaschine. I nostri sono fautori di un black metal solido e quadrato che, in linea generale, potrebbe essere ricondotto al filone religious ultimamente alla ribalta. La definizione va però presa con le pinze, facendo le dovute precisazioni. Il riffing del combo di Cracovia riprende infatti per certi aspetti quello della band “madre” Kriegsmaschine mantenendo tuttavia un feeling di fondo sostanzialmente riconducibile al classico sound dell’Est Europa, carico di misticismo e di un’aura oscura e a suo modo epica. È inoltre chiaramente percepibile più di un’influenza proveniente dai francesi Deathspell Omega e dagli svedesi Ofermod del mini “Mysterion Tes Anomias” (e quindi, indirettamente, dai Mayhem di “De Mysteriis Dom Sathanas” e, in misura minore, dai Morbid Angel di “Covenant” e “Domination”). Il mix è sicuramente interessante, anche se non originalissimo, ed il risultato finale è accostabile a quanto recentemente proposto dagli statunitensi Averse Sefira nel loro “Advent Parallax”: passaggi intricati e pregni di un mood ritualistico, drumming feroce che crea un muro sonoro di potenza devastante, atmosfere infernali e colme di odio e ferocia. A tutto ciò fanno da degno contraltare liriche di stampo filosofico satanista, alla Watain prima maniera, piuttosto colte e curate e ben interpretate dal singer M. “Groza” è una convincente rivisitazione degli stilemi ormai tipici del così detto ortodhox black metal, che non potrà scontentare né gli amanti di questo particolare sottogenere né coloro che ricercano sonorità tradizionali rilette alla luce di una sensibilità moderna e radicale nello stesso tempo. Personalmente ritengo questo disco un buon lavoro, ma leggermente inferiore rispetto ai mini “Mdlosci”, “Further Down The Nest” e, soprattutto, “Presences”, che continuo a considerare l’opera migliore del gruppo polacco. I Mgla restano comunque una realtà di assoluto rilievo nel panorama estremo internazionale, da seguire con la debita attenzione.