Cor Scorpii – Monument

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“Monument” rappresenta l’esordio sulla lunga distanza per i Cor Scorpii, band proveniente dalla Norvegia, che vede tra le proprie fila la partecipazione di membri dei defunti Windir (e precisamente Righ e Strom). Inutile tentare di stabilire un nesso di continuità tra il sound della creatura di Valfar e quello dei Cor Scorpii, i quali propongono un black metal melodico, dalle strutture complesse e avantgard oriented, che nulla ha a che vedere con l’epic folk black metal che rese celebri i Windir nella scena underground. Il riffing intricato e mai di immediata assimilazione può essere accostato a quello degli attuali Vintersorg o, per certi aspetti, addirittura agli ultimi Emperor. Vi è qualche reminiscenza folk che affiora occasionalmente, forse lascito dei trascorsi dei due citati membri dei nostri. Benché alcuni pezzi risultino piuttosto coinvolgenti (è il caso della opening track) e tutto l’album sia decisamente curato sotto l’aspetto degli arrangiamenti e della pulizia dei suoni, l’impressione che ho avuto all’ascolto di questo disco è di un’eccessiva, quasi maniacale, attenzione per la forma, che ha finito per rendere le canzoni troppo cervellotiche, sature come sono di inutili sfoggi di abilità tecnica molto spesso fini a sé stessi. Ammetto di preferire in linea generale un approccio più viscerale e primitivo alla materia black, ma sfido chiunque, anche un fan accanito dei Dream Theatre, ad arrivare in fondo ad un brano come “Oske Og Innsikt” senza lasciarsi scappare almeno uno sbadiglio. Piuttosto che tutti questi barocchismi, all’interno di un lavoro che resta comunque apprezzabile in alcuni frangenti ed ineccepibile dal punto di vista compositivo ed esecutivo, avrei gradito che la band sviluppasse il discorso cominciato sul demo “Attergangar” del 2005, nel quale aveva proposto un buon black metal atmosferico dalle sfumature quasi goticheggianti. Per tutti gli amanti delle sonorità estreme più “morbide” e progressive questo “Monument” rimane comunque un ascolto interessante.