“Origin” rappresenta l’esordio sulla lunga distanza per gli svedesi Blackwinds, band composta per i suoi tre quarti da membri dei Setherial. In realtà si tratta della ristampa dell’ep “The Black Wraiths Ascend”, originariamente pubblicato nel 1999 (primi tre pezzi), con l’aggiunta di quattro brani inediti. Il disco che abbiamo di fronte è un concentrato di fast black metal di scuola svedese, che mostra però tutti i limiti caratteristici di un’opera prima. Il riffing non è particolarmente ispirato e mescola i classici passaggi taglienti a feroci a momenti più melodici che ricordano da vicino (quasi ai limiti del plagio) i Dark Funeral di “Vobiscum Satanas”. Per il resto sembra di ascoltare degli “scarti” dei Setherial, periodo “Hell Eternal” e “Lords Of The Nightrealms”, sopratutto per quanto riguarda le canzoni del primo ep, nelle quali l’ispirazione e la freschezza compositive sono davvero latitanti. La qualità migliora leggermente con i restanti pezzi, nei quali si intravede una maggior cura negli arrangiamenti e quegli sprazzi di oscurità ed autentico nichilismo sonoro che caratterizzeranno il successivo “Flesh Inferno” (uscito sempre nel 2008), che, a differenza di questo “Origin”, è decisamente un buon lavoro. Pezzi come la devastante “The Moon Of The Dragon” o la sulfurea “The Abhorred Pit”, con alcuni rallentamenti veramente da brivido, lasciano intravedere le potenzialità di una band che, per il resto, sembra limitarsi a svolgere diligentemente il proprio compitino, senza mai risultare veramente interessante. Poco azzecata anche la produzione, eccessivamente raw e artigianale per un lavoro di questo tipo. In conclusiva, un album del tutto trascurabile e poco significativo, se non come testimonianza del debutto di un gruppo che ha dimostrato di aver qualcosa da dire con il suo effettivo primo full length, il già citato “Flesh Inferno”.
