Davvero gustosa l’idea di proporre uno split tra due band italiane dedite al più classico e bastardo war black/death, con pezzi rigorosamente registrati dal vivo. Questo “Live Purge” riproduce infatti le performance di Blasphemous Noise Torment e Heathen Lifecode, catturando l’essenza violenta e distruttiva di un genere che probabilmente ha nella dimensione live la sua forma espressiva più congeniale. I brani sono tratti da concerti tenutisi a Padova e Vicenza e, contrariamente a quanto potrebbe pensarsi, la resa dei suoni é buona: elemento, questo, assolutamente indispensabile per evitare che il tutto si trasformi in un inudibile pastone caotico come molte volte accade con dischi di questo tipo. Aprono le danze mortifere i Blasphemous Noise Torment, band da poco tornata sulle scene con rinnovato entusiasmo e che nel corso degli ultimi mesi si é dimostrata molto prolifica. I nostri dimostrano di essere perfettamente a loro agio sul palco e colpiscono per il muro sonoro di devastante potenza che riescono a creare. Ottime la cover dei Venom e la conclusiva “VON” (credo un omaggio allo storico gruppo canadese che tanto deve aver ispirato la band nostrana) ma tutto il concerto si lascia ascoltare con piacere e risulta coinvolgente. In quanto a ferocia e brutalità non sono da meno gli Heathen Lifecode, band non molto lontana stilisticamente dai compagni di split, ma che propone sonorità leggermente più grezze e più vicine a certo death metal catacombale (Incantation, Mortician) che al thrash ottantiano, elemento che invece é ben presente nella musica dei Blasphemous Noise Torment. Anche in questo caso il caos generato é impressionante ed il gruppo dimostra di essere valido sia dal punto di vista compositivo, dando vita a brani vari e sufficientemente diversificati, che da quello esecutivo, risultando in sede live compatto e monolitico. I fans di Revenge, Angelcorpse, Conqueror e dei fondamentali Blasphemy (non per nulla celebrati dalla cover “Atomic Nuclear Desolation”) avranno pane per i loro denti. Una buona testimonianza dell’underground italiano.
