Tumulus Anmatus – Ave Casus Mundi

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Approdano all’esordio sulla lunga distanza, grazie alla tedesca Art Of Propaganda, i nostrani Tumulus Anmatus, band proveniente dalla Lombardia, che già aveva destato buone impressioni con il precedente “Demo 2007“. Tumulash e compagni sfornano un lavoro potente e marziale, che stilisticamente si colloca nella scia degli Spite Extreme Wings di “Non Dvcor, Dvco” e dei Frangar di “Totalitarian War”, quindi del black metal italiano che ultimamente ha goduto di più ampia visibilità. I pezzi sono tutti costruiti su strutture compositive solide e quadrate e su un andamento roccioso ed energico, che mostra evidenti influenze di derivazione ottantiana, con richiami diretti a mostri sacri quali Venom, Hellhammer, Celtic Frost e, soprattutto, primi Bathory: ascoltate l’incipit della conclusiva “Ecce Homo” o la rocciosa e martellante “Voci Dal Profondo” per avere un’idea di quanto sia importante per i nostri la lezione del vecchio speed thrash, quello più violento e bastardo riportato in auge di recente dagli ultimi lavori dei Darkthrone. La prova vocale del singer Tumulash é convincente: il timbro é molto simile a quello di Argento ed il cantato in italiano si sposa bene con l’incedere marziale e solenne dei pezzi. La produzione è professionale ma polverosa e carica di riverberi come si conviene ad un prodotto autenticamente underground; decisamente apprezzabile é anche la scelta di mettere in primo piano il basso, strumento solitamente, ma a torto, negletto in ambito black, che conferisce grande profondità ai suoni e dinamismo ai pezzi. Oltre ai brani già citati, meritano una particolare attenzione l’opener “Umbrae Ante Solem”, frenetica e nervosa mazzata thrash-black, e la title track, che suona come una possente marcia militare, perfetta per essere riproposta dal vivo. Piuttosto validi sono anche gli episodi nei quali i nostri decidono di staccare il piede dall’acceleratore per creare atmosfere pesanti e plumbee senza rinunciare anche ad una certa dose di melodia, come nella sepolcrale e cavernosa “Post Mortem”. I Tumulus Anmatus confermano sostanzialmente le buone qualità già mostrate nel debutto e mostrano di possedere discrete potenzialità che in futuro dovranno svilupparsi con maggiore indipendenza rispetto ai modelli di riferimento.

REVIEW OVERVIEW
Voto
70 %
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tumulus-anmatus-ave-casus-mundiTRACKLIST <br> 1. Intro; 2. Umbrae Ante Solem; 3. Ave Casus Mundi; 4. Baratro; 5. Voci Dal Profondo; 6. Post Mortem; 7. Cenere; 8. Ecce Homo <br> DURATA: 38 min. <br> ETICHETTA: Art Of Propaganda <br> ANNO: 2010