End – I

0
1201

Debut album sulla lunga distanza per questa interessantissima realtà proveniente dalle oscure foreste della Grecia, dedita al nichilismo ed alla misantropia in musica. I pezzi sono votati al minimalismo più elementare ma riescono a creare una grande atmosfera e a regalare autentiche emozioni negative, specie nei passaggi più cadenzati e melodici. Dopo un’intro di chiaro sapore ambient, il cui feeling è ripreso anche dalla traccia conclusiva, ecco “Pitiless Paranormal Reek” che stende l’ascoltatore con un assalto in tipico stile primi Carpathian Forest per poi sorprenderlo con uno stacco arpeggiato da brividi nella parte centrale. È invece introdotta dai consueti (ma suggestivi) rumori di temporale ed ululati di lupi famelici la successiva “Nails And Forests”, suite di oltre dieci minuti di durata che costituisce la vera perla del disco. Mood classicamente burzumiano, stacchi ambient estremamente evocativi ed un riffing gelido e tagliente per una song dall’incedere cupo e vagamente depressivo: pare davvero di trovarsi soli nel bel mezzo di una foresta, circondati dalle tenebre ed invasi dalla paura, a stretto contatto con le forze maligne della Natura, in una comunione panica cui soltanto gli spiriti eletti possono aspirare. Decisamente più dirette e in your face sono le due tracce seguenti che si mantengono comunque su buoni livelli per violenza espressiva e capacità di esprimere odio e volontà di distruzione, anche grazie ad uno screaming veramente rozzo e lancinante. La produzione è grezza e gracchiante come si conviene ad un prodotto così marcio e malato. Un’opera di vero ed incontaminato black metal, come deve essere vissuto, concepito e suonato, che non tradirà le aspettative dei palati più fini.