Tape d’esordio limitata a dieci copie per questo trio formato da membri di Blackstream, Merciless Onslaught e Hanged In The Crypt, con artwork d’altri tempi interamente realizzato a mano sul quale campeggiano orgogliosamente proclami (dal sottoscritto pienamente condivisi) anti metalcore e a sostegno dell’underground italico. Mi è tuttavia difficile giudicare questo lavoro, sia per la sua durata particolarmente esigua, sia per le peculiarità compositive dello stesso. Il gruppo nostrano propone una sorta di war black / grind metal ispirato a bands quali Beherit, Von, Profanatica e Sarcofago grezzissimo e malato, ma se le intenzioni e l’attitudine dei nostri sono senz’altro da lodare, non si può dire altrettanto del risultato finale. Le songs sono infatti un grumo di caos ai limiti dell’inascoltabile, pressoché indistinguibili l’una dall’altra, con riffoni pastosi all’inverosimile, una sezione ritmica ultra confusionaria, un cantato che è nient’altro che un grugnito contorto e catacombale, il tutto registrato a livelli che definire caserecci sarebbe un gentile eufemismo. Niente di male nel voler fare casino e fissarlo su nastro e personalmente devo dire che ci vuole anche una buona dose di coraggio nel “divulgare” lavori come come questo che però vanno considerati nella loro giusta dimensione, al di là sia di idioti discorsi “elitari” che di facili critiche. E la dimensione di questo “Nuclear Incubator Of Evil Sex”, a giudicare anche dai titoli delle songs, si pone a metà strada tra la goliardata tamarra e l’omaggio spontaneo alle sonorità marce e corrotte dei seminali gruppi sopra citati. Niente di più e niente di meno.
