Burzum

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Varg Vikernes non ha bisogno di presentazioni. E’ indubbio che per lo sviluppo della scena black Burzum sia stato uno dei progetti più entusiasmanti ed intensi ed oggi alcune sue opere sono pacificamente considerate delle pietre miliari e capostipiti di un certo filone della musica nera, e mi riferisco ovviamente a “Hvis Lyset Tar Oss” e “Filosofem”. Mi astengo dal commentare ulteriormente i notissimi fatti di Norvegia, sui quali ognuno avrà avuto modo di farsi la propria idea.

L’intervista che segue altro non è che la traduzione italiana, il più possibile letterale e fedele all’originale, di quella pubblicata sul sito russo www.burzum.org. Varg ha risposto dal carcere in cui all’epoca si trovava ad alcune domande che gli sono state rivolte da ascoltatori sparsi in tutto il mondo. L’opera di traduzione non è stata affatto semplice: il testo inglese appariva decisamente sconclusionato, molti tempi verbali erano sbagliati, a volte vi erano parole quasi “messe a caso”.

PRIMA PARTE: LA PRIGIONE

Quando hai provato a fuggire di prigione nell’Ottobre del 2003, sui giornali norvegesi ci sono stati numerosi articoli a riguardo. Secondo le affermazioni del tuo avvocato John Christian Elden pubblicate sull’ “Aftenposten” tu “non avevi nessun piano concreto se non quello di lasciare la Norvegia” e “volevi andare da qualche parte dove poter vivere senza essere trattato come un lebbroso a causa del tuo passato”. Ecco perché stavi prendendo in considerazione la “Legione Straniera”. Nessuno, tuttavia, ha sentito la tua parola. Così, se è possibile, potresti dire qual è la tua reale motivazione per fuggire di prigione e cosa stavi pensando di fare?

Non ci si può mai fidare di quello che riportano i media. La loro priorità principale è di fare propaganda, l’altra è di fare i soldi. A loro non interessa mai se dicono la verità o meno. Per quanto riguarda le mie motivazioni, vedremo più avanti.

Come ti senti in prigione adesso? Se possibile descrivi la vita quotidiana: che cosa ti è permesso di fare e che cosa no? Sei più minacciato dagli altri prigionieri o dai secondini?

Non sono minacciato da nessuno. Il sistema carcerario in Norvegia è abbastanza civilizzato, secondo gli standard mondiali, e lo sono anche i detenuti e le guardie. Vado d’accordo quasi con tutti. Recentemente ho ottenuto il permesso di avere un computer in cella e l’anno prossimo studierò programmazione-informatica. A parte questo non succede molto di più. Nel mio raggio rimaniamo 23 ore al giorno in una cella per una sola persona e trascorriamo un’ora nel cortile. In cella abbiamo la tv e una volta alla settimana possiamo andare in biblioteca. E’ tutto quello che c’è da dire. Se voglio fare qualcosa, la faccio da solo, per conto mio in cella oppure durante l’ora d’aria che ogni giorno passiamo in cortile. Faccio qualche riflessione, sollevamento pesi con alcune bottiglie piene d’acqua e cose del genere per tenermi in forma, e faccio corsa in cortile.

Domanda fatta da Ann dalla Francia: per favore dimmi qualcosa sulla tua famiglia. Come stanno tua moglie e tua figlia? Stanno bene? Le vedi spesso?

Mio padre è un ingegnere elettronico e lavora come manager per la sicurezza in un’azienda, mio fratello è laureato in ingegneria civile e lavora nell’amministrazione di una qualche agenzia di sicurezza, mia madre ha una certa forma di educazione fastidiosa e complessa (per questo non voglio rompere elencandola qui) e lavora per una grande compagnia petrolifera. Mia figlia è ancora alle elementari. Mia figlia non la vedo molto spesso (due volte dal 1993 per l’esattezza) e di fatto non ho visto nessuno dei miei familiari dall’ottobre dell’anno scorso, ma questo è dovuto alle “condizioni detentive”. Da quando sono stato trasferito nel carcere di Trondheim, lo scorso mese, posso ricevere una visita ogni settimana. Ho buoni rapporti con la mia famiglia, nonostante mia figlia non mi conosca bene, ovviamente. Per quanto riguarda “mia moglie” non so di cosa tu stia parlando. Non sono mai stato sposato, né con la madre di mia figlia, né con nessun’altra. Potresti dire che sto ancora aspettando quella principessa che arriverà scendendo dal cielo e venendomi in grembo.

Domanda fatta da Mark dalla Polonia: Qual è il tuo desiderio più grande mentre sei prigione?

Niente di speciale. Sono un essere umano razionale e non vedo alcuna ragione per desiderare quello che non posso avere. Mi adatto alla situazione ed è veramente così.

Quando uscirai di prigione esattamente?

La mia ipotesi migliore è agosto 2006, ma non lo so con sicurezza. Cambiano sempre le leggi e le regole, così nessuno lo sa veramente…

SECONDA PARTE: LA MUSICA

Molte persone mi hanno chiesto di rivolgerti la seguente domanda: perché hai ucciso Burzum e c’è una qualche possibilità che risorga in futuro?

Ci sono molte ragioni per questa cosa. Prima di tutto ero molto stanco di sentire voci stupide su Burzum e ho pensato che il modo migliore di far tacere tutti fosse dire che Burzum aveva cessato di esistere e aspettare che ognuno se ne dimenticasse. Secondo: mi era veramente difficile continuare mentre ero in prigione. Ero sicuramente in grado di fare due album elettronici, ma ho pensato che non ne valesse la pena, per così dire. Ogni stralcio d’ispirazione rimastami è stato più o meno esaurito dalle numerose voci stupide relative sia a Burzum , sia, in qualche modo, a me in persona. Terzo: non volevo essere associato con le nuove band cosiddette “Black Metal”. Mi mettevano in imbarazzo ed ero assai stufo di dover spiegare alla gente che incontravo o con cui parlavo, che non avevo nulla a che fare con queste persone, con la loro immagine e con quello che facevano. Infatti mi sono sentito maltrattato dai media e ho visto tutto il crescente movimento “Black Metal” come il risultato delle bugie dei media e del modo ridicolo con cui, tra glia altri , mi hanno presentato. Inoltre ero parecchio sconcertato dal fatto che i miei album elettronici venissero collocati nei negozi di musica negli scaffali dedicati alla musica “Black Metal” (o così mi è stato detto). Sembrava che, senza tener conto di quello che facevo, la gente avrebbe aderito all’immagine (errata) che i media avevano dato di me nel 1993. Allora qual era il punto? Finalmente devo dire che non è stato molto illuminante vedere quel mucchio di gruppi venuti dal nulla fare esattamente la stessa musica come facevo io. Perché avrei dovuto fare questo tipo di musica quando anche un sacco di altri gruppi la faceva? Per quanto ne so la facevano anche meglio di me! Allora perchè dovrei ancora dare fastidio? Abbiamo davvero bisogno di un milione di band che fanno la stessa musica? Non sono abbastanza dei Paradise Lost, dei Das Ich, un Vangelis, dei Dead Can Dance o dei Pink Floyd, degli Iron Maiden e così via? Perché avremmo bisogno di mille cloni? Penso che se vogliono copiare i gruppi del primo “Black Metal”, per me va bene. Ci sono altre cose che posso fare e per questo sono andato avanti. Se c’è una speranza che risorga in futuro? Nel caso faccia un nuovo album, sarà qualcosa di completamente nuovo. Se sarà simile a qualche altra band, non m’interessa. Per il momento ho poche nuove canzoni, ma penso che non sarà improbabile che io faccia molta più musica in futuro.

Domanda fatta da Karlis da Ventspils, Lettonia: se adesso ti è permesso ascoltare musica, che tipo di musica ascolti di solito?

Se adesso potessi ascoltare musica ascolterei i Das Ich (“Die Propheten”), Cajkovskij (soprattutto lo “Schiaccianoci” e “Il lago dei cigni” e altra musica classica, i Dead Can Dance (“Within The Realm Of A Dying Sun”), i The Uppsala Jesters (ovvero “Juculatores Uppsaliensis” o qualcosa del genere), i Goethes Erben, un pò di musica house e rave, Jean Michelle Jarre, Vangelis, i Kraftwerk, la musica popolare russa, le vecchie marce tedesche e sovietiche, un pò di opera e possibilmente un pò di quel metal con cui provo delle emozioni, come Paradise Lost (qualche canzone da “Paradise Lost” e altri demo dal 1989 al 1993) e Burzum.

Negli ultimi anni c’è stata una forte crescita delle cosiddette band NSBM (Black Metal Nazional Socialista) che basano le loro ideologie e la loro musica sulle idee del nazionalsocialismo, del nazismo, del paganesimo e dell’arianesimo. Qual è la tua opinione a riguardo?

Non ne so molto, ma so bene che almeno questi ragazzi hanno il fegato di essere differente e politicamente scorretti, diversamente da quelle poser band di smidollati presenti nella scena “Black Metal”. Almeno il NSBM ha un qualcosa in più della cerebralmente defunta attitudine “sesso, droga & rock’ n roll” presente nel resto della scena metal.

Ci sono molte voci sulla stampa riguardo un album chiamato “Sorg”, che avevi registrato in prigione non molto tempo fa. E’ vero o no?

Queste sono il tipo di voci che mi hanno proprio fatto venir voglia di abbandonare il progetto Burzum. Non ho mai fatto un album chiamato “Sorg”

Un’altra grande diceria è che le chitarre e la batteria per “Filosofem” siano state suonate e registrate da Fenriz e Nocturno Culto dei Darkthrone. Confermi o smentisci questa cosa?

Beh, ma chi se ne viene fuori con queste cose? Perché, tra tutti quelli che ci sono sulla faccia della Terra, le chitarre e la batteria nell’album “Filosofem” le avrebbero dovute suonare Fenriz e Nocturno Culto? L’album è stato registrato nel marzo del 1993 a Bergen e tutto è stato registrato e suonato da me. Ho persino portato tutti gli strumenti in studio da solo e registrato in completa solitudine.

Parlando dell’album “Filosofem”, una volta hai ricordato che non avevi ascoltato la versione finale dell’album. Sei riuscito ad ascoltarlo ora, giusto per curiosità?

Per quello che ricordo ero molto stanco di rispondere a domande su cosa pensassi su questo o quell’album, così una volta, ho scelto la strada più facile e ho risposto di non avere ascoltato la versione su cd o qualcosa del genere, così non ho potuto rispondere alla sua domanda (sembra che Varg con “sua” intenda il ragazzo che gli ha fatto la domanda. N.D.A.). E’ stata una risposta stupida naturalmente, come se difficilmente ci fosse una qualche differenza tra la versione masterizzata della registrazione e quella attuale su cd, ma gli ho proprio risposto così, perché ero stanco e stufo di domande simili, e speravo che lui e gli altri se ne accorgessero e la smettessero di farmene. In cella avevo l’album finale masterizzato su nastro, ma non il cd, così ovviamente, avrei potuto rispondergli in modo appropriato, se solo l’avessi voluto. Apparentemente, talvolta, le mie stupide risposte, si creano proprio come altrettanti voci stupide.

Una domanda fatta da Peter Vishnakov, da San Pietroburgo, Russia. Quando hai smesso di fare musica connessa al metal, hai spiegato che il motivo di questa cosa era che la musica metal ha le sue radici nella musica nera. Ecco perché gli ultimi due album del progetto Burzum sono stai realizzati con il sintetizzatore. Ma il sintetizzatore è stato inventato a San Pietroburgo, in Russia, da un ebreo, Leo Termen, nel 1920. Il primo sintetizzatore è stato chiamato “Termenveox” (la voce di Termen) Come commenti questo fatto?

Penso che comparare uno strumento ad un genere musicale sia abbastanza strano. E’ come comparare le lettere con le lingue. Posso usare le lettere latine quando scrivo in russo e sarà sempre russo, giusto? Ma se io scrivo in un’altra lingua con le lettere russe, non sarà più ad ogni modo russo. Vedi il mio punto di vista? “Eta nje harasjo pich samnoga vodki (non va bene bere così tanta vodka. N.D.A.) o Panjemaesh po germanskamo? (capisci il tedesco? N.D.A.) è sempre russo, anche se uso le lettere latine! (beh, immagino un russo un pò scarso, ma dovresti essere in grado di vedere il mio punto di vista.) Così se io uso uno strumento fatto da un ebreo per suonare musica europea, questa musica sarà sempre europea. Oppure per questo motivo: queste risposte non sono americane, benché io usi un’invenzione americana, il PC, quando rispondo, giusto? Riesco a vedere i collegamento tra la musica classica e parte della musica metal, ma la mia obiezione principale era, ed è, che la cultura sulle orme del metal è “nera”. I “metalheads” tendono a comportarsi come un mucchio di “Negri-Bianchi”, così per dire, con la loro cultura “sesso droga & rock’ n roll.

TERZA PARTE: LA VISIONE DEL MONDO

Che cosa stai facendo al momento? Ultimamente hai scritto qualche nuovo libro/opuscolo o nuovi articoli? Qualche pubblicazione su riviste? Fai ancora ricerche sulla mitologia e sulla storia europea ed ariana?

Si, leggo ancora libri e provo ad allargare i miei orizzonti. Ultimamente non ho scritto molti articoli; a dire il vero, l’unico, l’anno scorso, è stato quello che ti ho mandato qualche settimana fa, riguardo i “Signori del Caos”. Negli ultimi tre anni, o qualcosa di simile, sono stato molto isolato per diverse ragioni e non mi sono trovato nelle condizioni adatte per scrivere così tanti articoli o fare qualcosa di veramente intelligente. Si, ho scritto qualche libro a partire dal 1998, ma alcuni non valgono la pena di essere pubblicati, mentre altri saranno inclusi nei prossimi lavori, dopo essere stati tradotti in inglese. In teoria il primo libro verrà pubblicato all’inizio dell’anno prossimo e sarà comunque in inglese. Ne saprai più in là col tempo.

Non sei membro dell’AHF?, vero? Come mai hai dovuto lasciare l’AHF? Quali sono state le motivazioni per fare questo? Sei stato costretto a farlo oppure è stata una tua decisione?

Il NHF in Norvegia è stato perseguitato dall’Antifa/Monitor, che ha più volte scritto che il NHF era neonazista e che il suo leader era Varg Vikernes, e così via. Anche se il NHF ha dichiarato che Varg Vikernes non è il leader nè del NHF nè dell’AHF (inteso i membri di Antifa/Monitor. N.d.T.) hanno continuato. Persino la polizia segreta ha dichiarato con risolutezza che io ero il leader del NHF quando ha interrogato uno dei ragazzi del NHF (non appena aveva cercato di ottenere la licenza per detenere una pistola H & K da 10 mm o qualcosa del genere). Lui gli ha detto che io non ero il leader, ma loro hanno ignorato ed invece hanno creduto alle proprie fonti. Dopo un pò ho immaginato come sarebbe stato interessante vedere cosa avrebbe fatto questa gente se io non fossi stato nemmeno un membro del NHF. Avrebbero ancora detto che io ero il leader? Non ha mai avuto importanza che io fossi membro o meno, visto che, ad ogni modo, ero in prigione, incapace di partecipare a nessuna delle loro spedizioni negli antichi forti sulle colline o cose simili. Per questo motivo ho lasciato l’AHF ed il NHF, per vedere cosa avrebbero fatto quei deficienti dell’Antifa/Monitor e della polizia. In pratica non sono mai stato membro, così i ragazzi del NHF non hanno mai notato nessuna differenza (infatti non ne ho conosciuti la metà) e se volevo scrivere articoli per le loro riviste, potevo farlo in qualsiasi modo sia che io fossi o non fossi membro. L’AHF/NHF non mi hanno mai chiesto di andarmene e non ci sono in nessun modo discussioni tra di noi. Me ne sono semplicemente andato, per i motivi sopracitati.

Una domanda fatta da Helen da Petropavlosk-Kamchatskiy, Russia: quali libri stai leggendo ora? Come e dove li prendi?

Proprio adesso sto leggendo “Gjennom Lysmuren” (Attraverso il Muro di Luce) di Bente Muller e “Historien om Europe” (La Storia dell’Europa) di Karsten Alnaes. Non posso consigliarli a nessuno. Il libro di Alnaes è, come gli altri suoi libri, molto scarso. Le sue riflessioni sono così politically correct (da ignorante) e noiose che è difficile non addormentarsi. L’altro l’ho appena iniziato, ma neanche questo mi sembra molto bello. Possiamo andare nella biblioteca qui una volta alla settimana e chiedere al bibliotecario di ordinare libri da qualsiasi altra biblioteca in Norvegia. Inoltre, a volte, ricevo libri dalla mia gentile madre, membro di un club del libro, o da amici.

Hai mai letto il Libro dei Veles? Qual è la tua opinione?

Non, ma ho letto una recensione di Sverd su una rivista norvegese (KultOrg, Skandinavio [Ooops, mi sono dimenticato come si scrive]) e vorrei leggerlo (questa rivista è conosciuta come “KulturOrgan Skandinaujo”; per maggiori informazioni guardate qui: www.kultorg.com N.d.A.). Il problema è che non ho ancora trovato il libro in nessuna libreria in Norvegia. Per uno strano motivo, ultimamente ho problemi a trovare anche libri sulla mitologia greca.

Domanda fatta da Sventevith da Kosice, Slovakia: che cosa pensi dei paesi slavi (dell’Europa Orientale) e del loro possibile (futuro) posto in Europa?

Il “possibile” posto in Europa dei paesi dell’Europa Orientale? Le nazioni dell’Europa Orientale non hanno mai avuto un posto in Europa? O forse stai parlando dell’Unione Europea? Se stai sparlando della UE, ti posso dire che ne sono molto contrariato e non consiglierei mai a nessuno di unirsi a quell’unione completamente corrotta, estremamente burocratica, prevalentemente cattolica e totalmente caotica. Beh, in ogni caso sono generalmente ben disposto verso i popoli dell’Europa Orientale, sia quelli slavi sia quelli baltici, e posso aggiungere che sono molto più ben disposto verso l’Europa Orientale che verso quella Occidentale e quella Settentrionale. C’ è molta più cultura europea autoctona in Lituania, ad esempio, di quanto ce ne sia in tutta l’Europa Occidentale e Meridionale messa assieme.

Visto che vengo dalla Russia, sono interessato alla tua opinione sui Russi e i nostri vicini – gli Ucraini e i Bielorussi.

Per quanto ne so Ucraina significa qualcosa come “sul confine” e ovviamente Bielorussia significa “Russia Bianca”, perché c’è molta più gente dai capelli chiari là che nel resto della Russia , così per me siete praticamente uguali, proprio come i Danesi, gli Svedesi ed i Norvegesi sono di fondo tutti uguali. E questo vorrebbe essere un complimento verso tutti quei popoli, visto che sono molto ben disposto verso la cultura e la gente russa (e scandinava). Le donne russe sono belle, la musica russa è bella e la storia ci dice che i Russi, nonostante tutto, sono gente forte ed orgogliosa.

Domanda fatta da Durbwakh dalla Russia: sei d’accordo con il fatto che i Russi discendono dagli antichi Scandinavi – i Variaghi-, così come la parola “Russia” deriva dal nome della tribù Ross/Russ? Questo dovrebbe significare che le divinità pagane germaniche/scandinave e russe sono una sola, ma hanno nomi differenti?

Tutte le divinità pagane europee sono le stesse, le chiamiamo solo con nomi diversi come Svarog, Urano, Wotan e Odhinn, o Perun, Aeus, Giove, Donar e Horr (Thorr) e così via. Ci sono molte differenze sottili tra una parte dell’Europa e l’altra, ma in genere le divinità sono tutte uguali e in origine erano identiche (proprio come le nostre lingue indoeuropee). Sicuramente molri Russi hanno origine scandinava e viceversa. Ma, penso, il fatto che molti Scandinavi, principalmente gli Svedesi, si siano stabilizzati in Russia/Bielorussia/Ucraina all’epoca dei Vichinghi non ha nulla a che fare con il fatto che abbiamo divinità pagane comuni. E’ assai sbagliato credere che i Russi non avessero una religione e una cultura pagana prima che gli Scandinavi arrivassero nella tua zona. Come ho detto prima, tutte le tribù indigene in Europa avevano una religione pagana comune, e così come le nostre lingue si sono sviluppate con il tempo, lo stesso ha fatto il nostro paganesimo.

Un’altra domanda fatta da Durbwakh dalla Russia: le popolazioni europee discendevano dagli Iperborei. Cosa ne pensi, da chi sono discesi gli Iperborei?

Beh, non userei il termine “Iperborei”, ma penso che questo sia irrilevante. Ovviamente non lo so dire con certezza, ma sembra che gli Iperborei, per attenersi al tuo termine, derivino da Atlantide quando Atlantide era ricoperta dal ghiaccio, circa 80000 anni fa. Le rovine di Atlantide giacciono verosimilmente sotto il ghiaccio dell’Antartico (così sprofondò in un “mare” di ghiaccio) ed una catastrofe naturale costrinse gli Iperborei a spostarsi verso altre parti del mondo (ci dev’essere un errore di stampa perché Iperborea si trovava nell’Artico. N.d.A.) Stabilirono alcune colonie in terre disabitate, ed altre in parti del mondo che erano abitate da altre razze (come in America 10000-20000 anni fa), altre scomparvero e l’unica tribù che sopravvisse rimanendo “pura” fu quella che finì in Europa. Questa tribù è l’origine di tutte le genti europee (che sono bianche) ed è ovviamente la tribù di cui parlo quando dico che in passato avevamo tutti la stessa lingua e la stessa religione.

Secondo le moderne ricerche, gli antichi Ariani arrivarono in India dalla zona degli Urali Settentrionali e portarono con sé il loro credo -successivamente chiamato Induismo. Quindi si sono spostati verso ovest e hanno esplorato l’Europa e il Nord Africa. Vedi una connessione diretta tra l’Induismo, il Buddismo e la religione germanica/scandinava?

No, e devo dire che la teoria riguardante “l’invasione” degli Indoeuropei è alquanto dubbia. Gli Ariani furono un popolo che arrivò nella valle dell’Indo. Dopo un pò vennero assimilati dalla popolazione locale, più numerosa, e quindi la loro superiore cultura giunse al collasso. In altre parole, le tribù degli Ariani sono scomparse a causa di un mescolamento di razze. Possiamo ancora vedere che la casta di livello più alto (intendendo il “colore” comunque) ha ancora un pò di sangue ariano rimasto, visto che talvolta, in questa casta, ci sono ancora bambini dagli occhi azzurri e dai capelli biondi. Quella di cui stai parlando è una teoria secondo la quale ci fu una migrazione di Indoeuropei o “Ariani” verso l’Europa circa 4000 anni fa. Questa teoria si basa sulla diffusione delle armi di bronzo, ossia di un certo tipo di ascia di bronzo (asce da combattimento). Questo potrebbe essere ragionevole, ma, a dire il vero, non ha senso. Non c’è stata nessuna “invasione” verso l’Europa da parte degli Ariani. Quello a cui abbiamo assistito è stata la diffusione di una tecnologia fondata sul bronzo che è stata velocemente adottata da tutte le popolazioni europee (gli altri “Ariani”). La teoria del “popolo delle asce da combattimento” e della loro invasione in Europa 4000 anni fa è, a dire il vero molto sciocca. Possiamo confrontare quanto accaduto con la diffusione del feudalesimo nel Medioevo e ovviamente affermare che non è stata un’invasione di una nuova e diversa tribù, ma la diffusione di un nuovo modo di organizzare la società. Né vuol dire che la diffusione di “Microsoft” in tutto il mondo sia dovuta al fatto che una tribù americana abbia conquistato la Terra negli anni ’80-’90, come potrebbero sottintendere gli archeologi del futuro usando la stessa logica che prova a spiegare la diffusione di quello che accadde quando tutte le tribù europee iniziarono a produrre manufatti di bronzo. L’archeologia è una scienza molto imprecisa e le sue conclusioni sono più che mai estremamente sbagliate.

Su cosa è basata la tua attuale visione politica sul mondo?

Sull’intuito.

Una domanda fatta da Tetsuro Yoshioka dal Giappone: Che cosa ne pensi del terrorismo islamico moderno?

E’ una cosa complicata. Ci sono così tanti aspetti. Da una parte, molti sarebbero d’accordo con me quando dico che “quello che si butta dalla finestra ritorna dalla porta”. Si raccoglie ciò che si semina, no? Il terrorismo al quale oggi sono esposti gli USA non è nulla in confronto agli spaventosi bombardamenti cui loro hanno esposto la Germania e il Giappone durante l’ultima guerra mondiale; e bersagliavano i civili tanto quanto fanno i terroristi musulmani. L’unica differenza è che gli Stati Uniti erano certamente più qualificati e competenti nell’uccidere civili con assassinii di massa di quanto queste “teste di stracci” possano mai sognare di diventare. Dall’altra però, che cosa si credono di essere questi musulmani? La loro sopravvivenza dipende dalla buona volontà del cosiddetto mondo occidentale. Dovrebbero essere contenti che il mondo occidentale non decida di eliminarli definitivamente e considerando questa possibilità, provocare gli Stati Uniti con il terrore non è un’idea molto buona. Non è che loro non abbiano mai eliminato dei popoli prima (i nativi americani, ad esempio). Già si vedono persone che sostengono che dovremmo bombardare la Mecca ogni volta che uno di questi musulmani scoreggia nella direzione sbagliata. Si vedono anche persone che sostengono che dovremmo semplicemente permettere ad Israele di fare tutto quello che vogliono “laggiù”. Perché dovremmo interessarci di quello che gli accade quando questi musulmani minacciano le vite dei nostri bambini? Ad ogni modo, gli Arabi non hanno nessun diritto su quella zona: le zone mesopotamico-babilonese, quella egizia e quella assira non sono state fondate dagli Arabi. Gli Arabi sono arrivati in quell’area dalla penisola saudita nel VII secolo, ossia centinaia di anni più tardi da quando l’ultima della sopracitate civiltà aveva cessato di esistere nel luogo originario. Al massimo gli Israeliani hanno diritti storici laggiù, posso anche capirlo. Chiamare gli Arabi “Palestinesi” non cambia le cose. Il problema con questo terrore non è la minaccia del terrore, ma il modo in cui reagiscono i governi nel mondo occidentale. Lo usano come una scusa per opprimere i loro cittadini con tutti i tipi di sorveglianza ed altre misure di sicurezza. Hanno, in sostanza, introdotto uno stato di polizia dove le libertà dei cittadini sono drammaticamente ridotte. Quello che dovrebbero fare, ovviamente, sarebbe di rimuovere completamente la minaccia del terrore, cacciando fuori tutti i musulmani. Che cosa stanno facendo qui comunque? Beh, te lo dico io cosa ci stanno facendo qui: praticano la loro religione. L’Islam è una religione imperialista e loro, sanno che l’unico modo per dominare il mondo è di spostare “en masse” (in francese nel testo N.d.T.) i loro seguaci verso i potenti e ricchi paesi civilizzati. Figliano come conigli e se noi gli permettiamo di rimanere sarà solo questione di tempo prima che diventino la maggioranza e quando questo avverrà essi non avranno bisogno del potere militare per ottenere il controllo. La nostra debole e tollerante “democrazia” rende sicura questa cosa. Ad Oslo, già il 40% di tutti i bambini sono immigrati di questo tipo. Nella mia mente paranoica è come se qualcuno lasciasse venire e rimanere questi musulmani solamente perché vuole tenerci in ostaggio, per così dire. Qualcuno avrebbe paura del terrorismo islamico se non ci fossero musulmani nei nostri paesi? Naturalmente no! Essi sono una minaccia soltanto perché vivono tra noi. Ora, chi ne trae beneficio da questo? Certamente Israele, visto che, sempre più persone tra di noi, sono inclini a permettere agli Israeliani di fare ciò che vogliono “laggiù”, perché abbiamo paura e ci stiamo stancando della feccia islamica (come sempre uso parole molto diplomatiche…). Anche i governanti occidentali ne traggono beneficio. Possono assicurare il loro potere, sopprimere i loro oppositori e tutti quelli che sono in disaccordo con loro, usando come scusa la minaccia del terrore. Allora, l’attuale terrorismo islamico è una truffa e possiamo, dovremmo, risolvere questo problema cacciando via tutti i musulmani nei loro paesi e sparargli un proiettile nella nuca se dovessero rifiutarsi di andarsene volontariamente (o se non lo facessero abbastanza in fretta). Se dovessimo decidere di farlo, ad ogni modo da questa feccia potremmo sempre prendere tutto quello che vogliamo, come il petrolio, come ha fatto il Giappone nel 1941 in Indonesia e di recente gli Stati Uniti in Iraq. Che cosa faranno, ci tireranno le pietre? Possono controbattere solo se noi glielo lasceremo fare. Leggici quello che vuoi in questo commento… Quando questo sarà fatto , dovremmo cacciare fuori dall’Europa anche i Turchi e restituire la zona ai Greci… (è quello che si chiama “bellicismo”? se non lo sapessimo, qualcuno meglio di noi potrebbe pensare che io sia Britannico…)

Una domanda fatta da Gert Pedersen ed i suoi amici da Esbjerg, Danimarca: come vedi la moderna società scandinava? Se potessi, cosa cambieresti?

La moderna società scandinava? E’ abbastanza malmessa, questo è sicuro, ma tutti i problemi sono principalmente un risultato degli immigrati non europei. Ce n’è così tanto da dire su questa cosa che non saprei davvero da dove iniziare. Per quanto riguarda quello che cambierei, posso dire che mi piacerebbe vedere sia la Danimarca che la Svezia lasciare l’Unione Europea. Paradossalmente, sembra che, sull’argomento, per un certo periodo, Danesi e Svedesi siano stati d’accordo con me, ma sono ancora membri. (per lo più per la “democrazia”). I tre paesi scandinavi dovrebbero semplicemente diventare uno solo, la Scandinavia. La Norvegia ha il petrolio e il pesce, la Svezia ha tecnologia avanzata, l’industria e le scienze (ricerca scientifica), la Danimarca ha… beh, perdonate la mia ignoranza, ma cosa avete voi?…In ogni caso una Scandinavia unita sarebbe uno scenario da sogno. C’è così tanto da cambiare se vogliamo che la nostra civiltà sopravviva. Prima di tutto dovremmo sbarazzarci degli immigrati non europei. Non ho nessuna intenzione di insultare gli Europei del Sud, ma guardate che cosa gli ha fatto il mescolamento di razza! Se non fosse stato per la mescolanza di razze (ed il Cristianesimo) i Greci, ad esempio, avrebbero ancora prodotto filosofi brillanti e una bella cultura. Che cosa ne è rimasto di questo oggi? Fate persino fatica a trovare una toilette quando siete laggiù. C’è così tanto crimine che qualsiasi scandinavo normale volerebbe giù dalla sedia per lo stupore, se qualcuno gli raccontasse semplicemente quanto sia pericoloso. E sappiamo tutti quale “benedizione” ha lasciato l’eredità turca anche nel resto dei Balcani. Non la chiamerei esattamente la zona più armoniosa del mondo. Allora, per prima cosa avremmo bisogno di una Scandinavia “esclusivamente europea”. Sangue europeo e una religione europea (ad esempio pagana). Una volta fosse stato fatto questo, non avremmo veramente così tanti problemi da risolvere…il resto verrebbe naturale. Detto questo, devo ammettere che confrontata con il resto del mondo la Scandinavia è un paradiso, anche oggi. Al pari dell’Europa Occidentale, abbiamo una buona economia ed al pari dell’Europa Orientale abbiamo una ricca e forte cultura europea- e ragazze bellissime…

QUARTA PARTE: IL FUTURO

Una domanda fatta da Zoltan Fekete dall’Ungheria: stai progettando di scrivere un libro di memorie sul passato, sugli anni in carcere e sul futuro?

E’ possibile.

So che sei molto ispirato dalla musica popolare europea e slava. Hai qualche progetto per comporre questo tipo di musica e farci uscire un disco in futuro? O forse hai già avuto la possibilità di comporre qualche pezzo nuovo?

Beh, ho fatto qualche pezzo nuovo, ma non è musica popolare. Né ho intenzione di fare musica popolare. Adoro questo tipo di musica, ma per un motivo o per l’altro, non vedo nessuna ragione per fare io stesso tale musica. Se farò qualcosa, dev’essere qualcosa di speciale, qualcosa che non posso avere da nessun’altra band. Vedi cosa voglio dire? Penso di non avere nulla per contribuire alla musica popolare e lo fanno molto bene anche senza di me. A dire il vero questo tocca il problema con il Black Metal. Se solo tutti questi ragazzi che suonano nei gruppi fossero stati soddisfatti dall’ascoltare il Black Metal al posto di dover fare la propria band anche loro. Perché devono suonare proprio tutti? Ascoltare musica non è abbastanza? Se non fai nulla di diverso dal resto non ha senso fare musica…o così la penso io.

Quali sono i tuoi progetti per il prossimo futuro?

A parte studiare programmazione informatica, tradurre libri e cose simili, ho in progetto di comprare una fattoria da qualche parte in Norvegia e andare a viverci quando uscirò fuori -tra due anni, penso-. Così facendo, avrò un posto dove poter scrivere libri, fare musica se mi va, godermi la natura, avere un pò di pace e così via. Mi piacciono i lavori manuali, quindi lavori di manutenzione edilizia e cose simili sono il mio toccasana. Fare una vita sana, nulla di speciale, penso.

Se qualcuno volesse chiederti qualcosa personalmente, come può mettersi in contatto con te?

Beh, se qualcuno volesse chiedermi qualcosa di personale potrebbe scrivermi una lettera. L’indirizzo è: Varg Vikernes Trondheim Fengsel Nermarka 2, N-7047 Trondheim, Norway.
Rispondo solo a lettere serie però, e se incominciano con “Salve Satana” o cose del genere finiranno dritto nel bidone della spazzatura anche prima che io legga. Ed immagino che se qualcuno avesse delle domande che potrebbero chiederti di farmi, a quello ci penserai tu. Comunque, che cosa vuoi dire con domande “personali”? Pensavo che alcune di queste domande fossero già abbastanza personali. (sembra che Varg qui mi abbia frainteso: non volevo dire domande sulla sua personalità, ma domande che qualcuno volesse fargli personalmente. N.d.A.)
Varg Vikernes Trondheim, Norvegia 12 agosto 2004