STN09

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Ecco l’intervista rilasciata da LKN, responsabile del progetto di “apokaliptic non-music” STN09, uno degli act esordienti migliori nella scena underground sperimentale italiana. LKN è stato disponibilissimo ed estremamente loquace: una vera soddisfazione raccogliere interviste così complete. Per cui, lascio la parola al diretto interessato, ricordando che su queste pagine potete leggere anche la recensione del suo promo.

La prima domanda è scontata: introduci il progetto STN09 ai lettori di Blackmetalistkrieg.

Innanzitutto grazie per lo spazio concessomi, dunque, STN09 è un progetto che è nato “materialmente” un anno e mezzo fa circa, ma al quale avevo già pensato molti anni fa, anche se il nome del progetto a cui avrei voluto dare vita allora non era STN09 ma IN SATURN MYSTIQUE. L’influenza per l’allora nome di ciò che sarebbe stato il mio progetto mi arrivò da un album dei Maldoror, che intitolarono per l’appunto il loro secondo disco “In Saturn Mystique”, poi da lì passarono almeno quattro-cinque anni senza che il progetto prendesse vita per svariati motivi, poi un anno e mezzo fa circa riesumai questo progetto, ma non iniziai come In Saturn Mystique, ma con il monicker di SATURN2009. Con SATURN2009 ho realizzato l’anno scorso un cdr di tre lunghissime tracce per 77 minuti di durata, inutile dire che quel lavoro risulta essere piuttosto acerbo. Poi iniziai a lavorare su un paio di nuove tracce e da lì capii che mi stavo muovendo verso lidi più cupi ed estremi, cosi abbreviai il nome di SATURN2009 in STN09, molti pensano che STN stia per satan, ma non c’è nulla di più errato! È solo un modo per rendere più criptico il nome di questo progetto, che così è cambiato definitivamente da SATURN2009 a STN09. In linea di massima STN09 vuol cercare di descrivere la malattia umana, la sua perversione e il suo lato più oscuro e malsano e l’album di debutto “Nero Tenebra” ne sarà una chiara testimonianza.

Quali sono le influenze, musicali e non, che si possono rinvenire nella tua musica e nel tuo modo di comporre?

Le influenze musicali sono moltissime, anche se la maggior parte non sono percepibili in STN09, ma fanno parte del mio io, ciò che ho ascoltato da ragazzino, ogni nuovo artista che scopro oggi, ogni suono o brano può influenzarmi e influenzare ovviamente STN09. Tra le influenze primarie di STN09 ci sono senza ombra di dubbio nomi come RAISON D’ETRE, MZ412, ATRIUM CARCERI, ELEND, ULVER e un po’ tutta la scena black metal underground che continuamente pulsa e vomita il suo odio. Senza poi dimenticare quello che è stato uno dei miei gruppi preferiti di sempre, i PINK FLOYD: credo che a livello sperimentale i Pink Floyd abbiano dato più di chiunque altro alla musica, ancora oggi un album come “Umma-Gumma” risulta essere a distanza di decenni incredibilmente estremo, e non solo a livello musicale. Una fonte inesauribile di ispirazione è ovviamente il grigiore e lo squallore del “nostro” modo di vivere, se non fai parte di un certo modo di vivere e di vedere le cose sei tagliato fuori, vieni considerato un diverso, uno non normale. La nostra società è così, devi essere una pecora che segue il gregge, ad esempio, se non ascolti musica convenzionale e preconfezionata sei considerato dalla massa uno “strano”, l’essere umano medio è contorto e povero, si vende con poco, per due euro in più vende la propria dignità che a mio parere non ha prezzo, basta guardare nella musica. Io rimango fermamente convinto che la musica sia un potente mezzo per dire qualcosa, per esprimere sensazioni e per esternare ciò che si ha dentro e per dare input ad altri, mentre la maggior parte pensa a far soldi, a campare con la musica, quando non si rendono conto che a rimetterci sono loro stessi, perché alla fine la loro proposta è priva di anima e di spontaneità. La musica non deve essere un lavoro e non devono essere gli altri a dire come deve o non deve suonare un mio pezzo o come deve essere l’artwork dei miei lavori, la musica è passione, è espressione, è qualcosa che deve andare oltre, ed è un potente mezzo di comunicazione. Un’altra importante fonte di ispirazione è sicuramente il cinema, film come “2001- Odissea nello spazio”, “Alien”, “Blade Runner”, “Eyes Wide Shut”, “Strange Days”, “Existenz”, “Irreversibile” e tanti altri, tutti film che mi hanno dato molti input, e in STN09 questo è rintracciabile in alcuni momenti.

Ho ascoltato sul sito di STN09 le versioni demo dei due nuovi brani “Nuclear Age” e “Tra Le Macerie”: mi ha soddisfatto in particolare la prima delle due composizioni, così come nel promo “Satan Industries” era la mia preferita. Il motivo è da ricercarsi principalmente in un uso sapiente e aggressivo delle percussioni: quanto conta questo aspetto nell’economia generale della musica di STN09? E come si concilia con le parti più dilatate ed atmosferiche?

Vedi, la cosa bella è che “Nuclear Age” così come l’hai sentita non esiste più ahahah, a parte gli scherzi, ho mantenuto solo la seconda parte del brano, l’inizio, il primo minuto diciamo, l’ho tagliato, semplicemente perché lo ritenevo troppo diverso dal contesto dell’album e dal lavoro in generale che avevo svolto fino ad allora, era un divario troppo netto, che non si amalgamava bene con la fine del brano precedente e l’inizio del successivo, e alla lunga mi è apparso un po’ banale come inizio, quindi nell’album questo pezzo sarà più breve, con un inizio diverso e più basato sull’atmosfera, e comunque qualche altra parte verrà sicuramente aggiunta. “Tra Le Macerie” l’ho composta un anno fa circa, è stato il secondo pezzo che ho composto per questo nuovo lavoro, (il primo appunto che uscirà sotto il monicker di STN09) e continuo a considerare questo pezzo uno dei migliori, pur essendo ancora un po’ “grezzo”, perché ha un mood inquietante, un pathos molto cupo e apocalittico allo stesso tempo, le percussioni sembrano avere una melodia, e la parte finale con le tastiere credo sia molto azzeccata, il tutto verrà ovviamente migliorato, e credo che verrà aggiunta una spoken part, “Tra Le Macerie” sarà sicuramente un brano cardine del full cd. Per quanto riguarda l’amalgamare le parti più percussive a quelle più ambient, credo che tutto dipenda dalle sensazioni che mi provocano le parti ambient e rumoristiche che compongo all’inizio, se sento che c’è il bisogno di una parte più ritmata e aggressiva allora inizio a pensare come inserire parti di percussioni all’interno del pezzo, poi sperimento e provo fino ad arrivare a creare qualcosa che abbia il giusto feeling e la giusta atmosfera. Non c’e scritto da nessuna parte che questo o quel pezzo devono essere con o senza parti percussive, se sento che c’è n’è bisogno ok, sennò nulla, magari chissà, il prossimo lavoro sarà totalmente privo di parti ritmiche… “Satan Industries” è senza ombra di dubbio il pezzo più estremo che ho fatto, è diretto, pieno di pathos e ritmo, sono molto orgoglioso di questo pezzo, diciamo che è il pezzo che è piaciuto di più fino ad ora, se dovessi scegliere un pezzo per presentare l’album credo proprio che questo sarebbe perfetto.

Vi sono dei momenti particolari durante i quali ti senti spinto maggiormente a comporre nuovi brani?

Mmm no, non ho momenti particolari, ma capita che sto al pc e mi vengono in mente determinate cose da sperimentare, magari una melodia che mi invento al momento, e da lì la provo e poi magari dal nulla creo un nuovo pezzo, ma a volte passo periodi anche di settimane intere che non provo per nulla.

A giudicare dalle foto presenti nel sito, STN09 si ispira a un immaginario piuttosto metropolitano e desolato: qual è il tuo rapporto con la città?

Amo la mia città, Bologna, anche se purtroppo non la conosco come vorrei, ultimamente frequento molto poco il centro, mentre fino a qualche anno fa ci andavo sempre a fare lunghe passeggiate o andando nei negozi di dischi a fare acquisti. STN09 descrive anche scenari di città desolate, di palazzi in macerie, tutto questo fa ovviamente parte del concept immaginario di STN09, della decadenza umana nelle sue varie forme. Mi piace considerare i palazzi crollati come esseri umani, una sorta di decadenza spirituale, mi piace vederla così, si sposa benissimo con le atmosfere che creo.

Definisci la proposta di STN09 come “apokaliptic non-music”: la tua scelta di comporre “non-musica” deriva da una sfiducia nelle capacità creative ed artistiche che sono rimaste alla “musica” al giorno d’oggi o è un via intrapresa per altri motivi?

Beh, definire la mia proposta “musica” è azzardato forse, così dal nulla è spuntata la definizione “apokalyptic non-music”, e direi che è davvero appropriata come definizione per STN09. Al giorno d’oggi tutti pensano a suonare in maniera perfetta, tecnica, perfezionismi maniacali, mentre ci si dimentica della “comunicazione” nella musica, della creatività, dell’istinto, della genuinità delle proposte, del messaggio che si vuol dare. È tutto troppo sintetico e preconfezionato ormai, preferisco un gruppo che suona nella media ma che ha attitudine e cuore che un super gruppo di fenomeni che non fanno altro che usare il loro tempo facendo cover prive di personalità. Lo dico e lo dirò sempre, la vera musica vive nell’underground.

Quanto reputi importante l’avanguardia e la ricerca di soluzioni nuove nella musica così come nelle altre forme artistiche?

Credo che ci siano artisti che sentono il bisogno di andare oltre, di sorprendere sempre, basta guardare alcune black metal band del passato, gli Ulver ad esempio, dal nulla hanno realizzato un album splendido come il doppio “Marriage Of Heaven And Hell”, tutti si aspettavano un altro disco black metal, e invece loro hanno fregato tutti buttando ai media un disco strepitoso e totalmente controtendenza. Detto questo è importantissimo anche che band come Koldbrann, Lunar Aurora, Inferno, Mortuary Drape, Horna (tanto per citarne alcuni) rimangano legati al vecchio black metal, perché è ciò che sanno fare. Credo che dopotutto l’importante è seguire il proprio istinto, se si sente il bisogno di rinnovarsi allora bisogna provare a farlo.

Restando nell’argomento dei rapporti tra musica e altre arti: c’è qualche quadro/scultura/opera architettonica che pensi si possa adattare bene ai suoni di STN09?

Mmm non seguo molto la pittura sinceramente, comunque mi piacciono moltissimo autori come Gustave Dore’ o il polacco Beksinskj, i loro disegni sono unici, soprattutto quelli di Dore’ della Divina Commedia, ma sinceramente non hanno avuto molta influenza su STN09.

Se non sbaglio STN09 è ancora senza etichetta: userai l’imminente nuovo album come biglietto da visita per trovarne una? E, più in generale, quali sono i progetti per il futuro?

Mmm a questo sinceramente non ci ho ancora pensato seriamente, comunque credo che sì, userò l’album completo per cercare di trovare una label che mi pubblichi questo lavoro, una piccola label, non chiedo molto, non sono ambizioso, ma voglio creare anche un artwork ricco e unico, che possa “disturbare” l’ascoltatore, quindi anche il lavoro grafico dovrà essere come dico io, per questo credo che farò tutto da solo. Per quanto riguarda il futuro ci sono altri progetti che prenderanno piede, uno soprattutto di cui faranno parte altre persone, ma non posso dire altro, poi forse recupererò il pezzo centrale del precedente cdr fatto con il nome di SATURN2009 e lo dividerò in 2 parti e lo rielaborerò per farlo uscire come mini cd.

C’è stato un evento, o un ascolto, o qualsiasi altra fonte, che ti ha spinto a dedicarti alla musica in modo attivo (cioè non come semplice ascoltatore)?

Beh negli ultimi anni ho ascoltato molto black metal e dark ambient, ad un certo punto ho sentito il bisogno di creare qualcosa di mio, e così ho iniziato, ci ho messo un po’, ma sai sono piuttosto pigro e lungo a far le cose, ma è anche perché non mi piace fare le cose in fretta, quando “Nero Tenebra” uscirà, vorrà dire che sarà davvero finito e pronto per essere pubblicato.

Una curiosità: chi è il tuo gruppo/artista preferito e quale album della sua produzione prediligi?

Domanda difficile, io sono cresciuto musicalmente con i Pink Floyd e il rock anni ‘70, ma se devo dirti un nome e un album che ultimamente mi ha dato moltissimo anche dal punto di vista di influenze direi proprio gli Ulver di “Blood Inside”, un disco meraviglioso, non mi stanco mai di ascoltarlo, un disco tanto malinconico quanto oscuro, a mio parere loro sono semplicemente unici e inarrivabili nel panorama odierno. Nel dark ambient direi senza ombra di dubbio che RAISON D’ETRE’ è il nome che mi ha dato più sensazioni di tutti gli altri, un album come “In Sadness, Silence And Solitude” parla da solo.

L’intervista è finita: ti ringrazio per la disponibilità. Come da rito a questo punto, lascio a te le parole conclusive.

Ti ringrazio moltissimo per avermi dato la possibilità di parlare di STN09 su queste righe, l’album probabilmente sarà terminato verso la fine dell’anno, e se tutto va bene sarà pubblicato nei primi mesi del 2007. “Nero tenebra” vi mostrerà l’umanità morente che pian piano affonda nel proprio fango…