I Kult Ov Azazel, come da copione, ci propongono con questo “The World, The Flesh & The Devil” un disco di ferale e veloce black metal. Si nota subito una registrazione più curata e profonda rispetto al passato che, purtroppo, non convince più di tanto. Tra il suono decente dei restanti strumenti, infatti, le chitarre appaiono eccessivamente sacrificate e, in molte occasioni, il loro suono si perde o non risulta incisivo al punto giusto. Trascurata anche la registrazione delle vocals, non curate abbastanza per risultare estreme e convincenti. Difetti di produzione a parte, i pezzi sono tutti veloci, vengono riprese molte soluzioni già adottate dai nostri in precedenza ma soltanto in sporadiche occasioni i pezzi appaiono riusciti. Non basta il buon episodio “As Temples Burn” a risollevare l’intero lavoro che, per buona parte, scorre senza mai lasciare il segno. Le pecche di questo album sono l’eccessiva staticità compositiva, rapportata anche ai precedenti dischi, ed una produzione che non convince più di tanto. I Kult Ov Azazel hanno saputo realizzare ottimi dischi, come il primo full “Triumph Of Fire”, ma attualmente la loro proposta si perde tra le tante uscite odierne. “The World, The Flesh & The Devil” possiede anche qualche spunto interessante, un andamento senza compromessi e dei riff semplici ed efficaci: bisogna dire, però, che le aspettative non sono state pienamente soddisfatte perché l’album non riesce mai a decollare e le buone doti tecniche dei nostri vengono sfruttate solo in parte. La proposta si riassume in nove pezzi di veloce black metal, costruito su un riffing classico, a tratti forse persino un po’ banale, e supportato da un drumming preciso ma nulla più: è evidente che rispetto alle prime ottime uscite, i Kult Ov Azazel si sono un po’ persi. Aspettiamo però fiduciosi il prossimo disco-massacro targato Kult Ov Azazel, sperando che vengano riproposti sotto una forma più originale i vecchi fasti del gruppo.
