Questo esordio sulla lunga distanza dei russi Beyond Ye Grave é davvero un’inaspettata sorpresa. La band, proveniente dalla zona di Mosca, é un duo formato da Hater ed Inquisitor, personaggi molto attivi nella scena underground del loro paese, ed in questo disco propone, oltre a degli inediti, diversi pezzi già contenuti nel demo di debutto “Bringer Of Light” del 2002 e nel triplo split in compagnia dei conterranei Pogost e dei nostrani Byblis “In Nomine Satanas” pubblicato nel 2008. Lo stile é sostanzialmente riconducibile ad un war black metal che attinge a piene mani dalla produzione di gruppi come Endstille e Marduk, ma si distingue per una maggiore propensione al death più incazzato e brutale virando su lidi battuti, tra gli altri, dai vari Blackdeath, Nekroholocaust e da certo black-death marziale e guerrafondaio di scuola polacca (Sturmgewehr666 e Infernal War su tutti). I nostri non brillano quindi per originalità ma svolgono maledettamente bene il loro sporco lavoro macinando riff feroci che colpiscono allo stomaco, susseguendosi su un tappeto di blast beats indiavolati, intervallati solo raramente da momenti di più ampio respiro. Non manca qualche passaggio maggiormente melodico, ma il gruppo si gioca le sue carte migliori puntando tutto sull’impatto distruttivo e sulla rabbia iconoclasta. A completare il quadro di una release decisamente gustosa é la produzione, che non é per niente approssimativa, ma riesce comunque a conservare quel mood “sporco” che rende i suoni marci e corrosivi come si conviene. Menzione d’onore infine per la prova vocale del singer Hater, che con i suoi grugniti animaleschi e i suoi rantoli di dolore conferisce un quid di malato in più alle composizioni. “Raping The Creation Of God” é un disco che non potrà deludere quanti si cibano quotidianamente di intolleranza e violenza sonora; un buon esordio per una band che mostra ulteriori margini di miglioramento.
