Ungod – Bewitched By Sins And Lust

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I tedeschi Ungod non hanno bisogno di particolari presentazioni. Tutti coloro che seguono assiduamente la scena black metal ricorderanno il loro full length d’esordio (“Circle Of The Seven Infernal Pacts”, pubblicato nel 1993), ottimo esempio di metallo nero primitivo e tradizionale e tra i primi album del genere provenienti dalla Germania, in un periodo in cui i gruppi norvegesi monopolizzavano l’attenzione di ascoltatori e critica producendo capolavori senza soluzione di continuità. Con vent’anni di carriera alle spalle ed una line up quasi completamente rivoluzionata (della formazione originale è rimasto soltanto il batterista Condemptor), i nostri giungono con questo “Bewitched By Sins And Lust” alla terza fatica sulla lunga distanza, che non sorprende come il suo illustre e citato predecessore ma conferma lo status di cult band dei nostri e la loro volontà di continuare a percorrere il sentiero oscuro del black metal più ruvido, grezzo e minimale. Il sound degli Ungod era e rimane debitore della diabolica triade formata da Celtic Frost, Bathory e Darkthrone ed in quest’ultimo lavoro si arricchisce di robuste influenze thrash, grazie soprattutto alle veloci ed assassine trame chitarristiche del nuovo arrivato Cryptic Tormentor. Anche il nuovo bassista Sulphur Irae fa il suo dovere conferendo con il suo strumento spessore ed atmosfere maligne ad un songwriting che resta comunque estremamente lineare, ai limiti del minimalismo compositivo, ma dannatamente accattivante ed efficace, se valutato secondo gli standard del genere, che non richiede particolari variazioni sul tema. Molto buona è anche la prova del singer Baal, che si rovina le corde vocali vomitando nel microfono tutto il suo disprezzo con urla demoniache e raschiate. Qua e là sono percepibili echi di Craft e Nargaroth ma è abbastanza inutile fare paragoni in quanto questo è lo stile degli Ungod fin dagli inizi della loro carriera e questo è quello che probabilmente suoneranno anche in futuro: semplicemente violento e fottuto black metal, che riesce a coinvolgere sia nelle parti più tirate (“Of Light And Darkness”, “Blessed By The Whore”) che negli episodi più sulfurei e cadenzati (“Possessed In Trance”, “When Darkness Dims The Sky Above”). In conclusione “Bewitched By Sins And Lust” rappresenta un ritorno sulle scene convincente per una band che, nel suo piccolo, ha contribuito a scrivere pagine importanti nel libro del black metal più sotterraneo e devoto ai canoni della scuola nordica: prendere o lasciare.

REVIEW OVERVIEW
Voto
75 %
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ungod-bewitched-by-sins-and-lustTRACKLIST <br> 1. Inner Sight; 2. Of Light And Darkness; 3. Possessed In Trance; 4. Of Flesh, Blood And Brimstone; 5. Path Of The Apocalyptic; 6. Bewitched By Sins And Lust; 7. Dust On The Cross; 8. When Darkness Dims The Sky Above; 9. Blessed By The Whore <br> DURATA: 37 min. <br> ETICHETTA: Final Gate Records <br> ANNO: 2016