Infamy – Underground ’Till Death

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Gli Infamy sono una band proveniente dal nord della Francia,attiva ormai da una decina di anni, che ha già alle spalle un lavoro sulla lunga distanza, “A World On Its End”, pubblicato nel 2018, oltre ad un paio di demo più risalenti. Questo ep nuovo fiammante esce sotto l’egida della connazionale Black Pandemie Production, etichetta molto attiva nel distribuire e promuovere l’underground metallico estremo transalpino, e reca l’impegnativo e programmatico titolo di “Underground ’Till Death”. Una vera e propria dichiarazione d’intenti quindi, perché un titolo del genere (che ben si sposa con l’artwork assolutamente minimale, come da copione) non può lasciare spazio a nessun dubbio sull’approccio e sull’attitudine della band. I nostri sono infatti fautori di un black metal rozzo e cafone, legato a doppio filo alla vecchia scuola, muscolare e granitico al punto giusto ma imbastardito a dovere da una discreta dose di punk e black n’roll (che rende il tutto decisamente adrenalinico, arrogante e strafottente), e restituito attraverso suoni che conservano quel tocco di sporcizia e putridume che non guasta, senza però rinunciare alla potenza e ad una produzione abbastanza heavy, soprattutto per quanto riguarda le chitarre, costantemente in primo piano e decisamente energiche.

L’originalità ovviamente in un lavoro così concepito non è un tratto saliente e non è quello che dovete cercare: i nostri simpatici amici d’oltralpe pescano a piene mani e senza alcun riguardo dai vari Celtic Frost, Bathory, Carpathian Forest, Impaled Nazerene e chi più ne ha più ne metta (senza tralasciare qualche piccola influenza motörheadiana qua e là) ed il risultato finale è altalenante, anche se indubbiamente episodi come la terremotante opener “Alturated Mind”, la stradaiola “Obdurated” e la conclusiva “Die Carrions” si lasciano senz’altro ascoltare con piacere, pur restando ampiamente nei confini del già fatto e del già sentito centinaia di volte.

Non vi è in effetti molto altro da aggiungere: siamo di fronte ad un lavoro esplicito, onesto e sincero, che mantiene quanto promette e risulta sostanzialmente coerente con le proprie premesse di partenza; un dischetto per muovere su e giù la testolina, ideale per qualche serata alcolica tra amici.