Anal Blasphemy – Lust Of The Evil Witches 

0
880

Siamo onesti, l’utilità effettiva di gruppi come gli Anal Blasphemy è praticamente vicina allo zero. Ma è bello ogni tanto scrollarsi di dosso tutte le strutture pseudo intellettuali delle quali il black metal si è in molti casi andato sovraccaricando e riscoprire le radici di un sound bestiale e casinaro, condito dal più tradizionale satanismo da sagra del carciofo e da blasfemie assortite talmente esagerate da risultare quasi ridicole, e così tornare per un breve momento indietro nel tempo, a quando da sedicenni o poco più ascoltavamo esaltati nelle nostre camerette Sarcofago, Blasphemy, Beherit, Von, Archgoat, Proclamation, Morbosidad, Impurity, Arkhon Infaustus e tutta quella musica lì che consideravamo estremamente oscura e pericolosa. Ogni tanto ci vuole. E quindi viva i gruppi beceri, maleducati, putridi e anacronistici come gli Anal Blasphemy e abbasso quelli con la puzza sotto al naso, viva il death/black metal più trucido, polveroso e sanguinolento, viva quel sound impastato e a tratti incomprensibile, con le chitarre che fanno il rumore di un’aspirapolvere e la batteria quello di una pentolaccia, viva le copertine di Chris Moyen, viva Satana, abbasso Gesù, viva i caproni e le donne nude. In fondo il black metal può essere una cosa semplice e persino un po’ fanciullesca, i problemi sono nati quando qualcuno ha cominciato a prendere le cose troppo sul serio.

Che altro vi dovrei dire? Ah sì, si tratta di una one man band finlandese attiva da oltre vent’anni, il nostro amico si chiama Molestor Kadotus ed è coinvolto, come da copione, in diversi altri gruppi underground, mentre con gli Anal Blasphemy ha pubblicato la consueta trafila di materiale nei più vari formati per cui, se siete interessati alle sue nefandezze musicali, qualcosa di questo progetto lo potreste anche recuperare.

Questo “Lust Of The Evil Witches ” è un ep più o meno indicativo della sua produzione nel senso che riassume in circa quindici minuti l’essenza del progetto, e del resto avrei potuto parlarvi di qualsiasi altro disco degli Anal Blasphemy usando grosso modo le stesse parole ed esprimendo gli stessi concetti. In fin dei conti questo filone resiste nel tempo, ha attraversato indenne “mode” e stili e continua a vantare la sua nutrita schiera di inossidabili sostenitori. Quindi perché no? Perché non tornare adolescenti o poco più ogni tanto?

REVIEW OVERVIEW
Voto
66 %
Previous articleAfsky – Om Hundrede År
Next articleLustre – Reverence
anal-blasphemy-lust-of-the-evil-witchesTRACKLIST <br> 1. Bestial Invocations On The Altars Of Lustful Worship; 2. Lust Of The Evil Witches; 3. Satan, My Master <br> DURATA: 15 min. <br> ETICHETTA: Spread Evil Productions <br> ANNO: 2023