Luctus – Ad Arma!

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“Ad Arma!” è la seconda release della one man band Luctus. Complessivamente questa buona mezzora di puro BM riesce a coinvolgere con le sue atmosfere rabbiose e i suoi scenari celati da una vena melodica che rallentano l’andamento generale dell’album. I suoni sono molto potenti, merito dell’eccelsa produzione; l’album è stato infatti registrato ai Cellars Studios di Roma. L’opener “War is Coming Soon” ci introduce perfettamente al clima furioso e bellicoso che si respira per tutta la durata dell’album. I ritmi incalzanti non concedono tregua, le partiture di batteria sono corpose e fulminee, grazie all’esperienza maturata da Agares, drummer dei Throne of Decadence. I riff risultano molto efficaci, freddi, intrisi di una malvagia oscurità, a tratti mostrano vaghi risvolti thrasheggianti. Le song si susseguono in maniera coerente seguendo sempre la scia di un BM tempestivo e martellante, così come accade anche nella quarta “Vilkalokiai” cover dei conterranei Obtest. Pezzo dall’inconfutabile fascino, che sicuramente spicca tra gli altri, anche per la sua diversità, è la quinta traccia. “Children that will never more wake up”, ci concede, infatti, una breve parentesi malinconica, allontanandoci per un momento dall’assalto sonoro. Le atmosfere sono decisamente rallentate, il guitar riffing s’impregna di un sapore decadente e marcio. Circa a metà canzone, il canto lituano di una bambina si introduce timidamente nel gelido paesaggio rendendolo ancora più suggestivo e d’impatto. La traccia conclusiva segue lo stesso percorso intrapreso dalla song precedente, anche se i toni sono più accelerati e decisi. In conclusione “Ad Arma” è un lavoro degno di nota, che si avvale di una giusta dose di personalità, mai monotono nonostante risenta dei clichés insiti nel genere in questione. In attesa di una prossima release non ci resta che pregustare questa perla nera di puro BM senza compromessi.