Gort

0
1154

Ciao ragazzi e grazie della disponibilità. Potete raccontarmi brevemente la storia dei Gort? Con quali intenti è stata formata la band?

(Wolf) I Gort sono nati tra settembre e ottobre del 2002 per volontà mia (Wolf, chitarra) e di Lord Lemory (basso/voce all’epoca). Inizialmente, per mancanza di batteristi, avevamo intenzione di usare una drum machine. Nel 2003 entrò nella band Blashryk alla batteria, ma il sodalizio durò poco. Nel marzo 2004 si unì a noi E. Ingvar. Con questa formazione nel 2005 registrammo il nostro primo demo “We Declare Destruction”. A maggio dello stesso anno entrò a far parte del gruppo Obscuritatis Daemonium al basso, così da consentire a Lord Lemory di dedicarsi solo alle vocals. E con questa line-up abbiamo registrato quest’anno “Dissipatio Humani Generis”. Lo scopo dei Gort è quello di manifestare il lato più oscuro delle nostre anime, mettendo in musica tutto il nostro odio e il nostro risentimento verso quella piaga chiamata razza umana.

“Dissipatio Humani Generis” è il secondo assalto targato Gort, gelido e tagliente come nella migliore tradizione del black metal delle origini. Quali sono le principali differenze tra questa vostra seconda fatica ed il vostro debut “We Declare Destruction”?

(Wolf) Tra “We Declare Destruction” e ” Dissipatio Humani Generis” credo che le differenze siano soprattutto a livello di freschezza dei pezzi. Pensa che “Declaration Of Destruction” e “Pure Hate”, i primi due pezzi del debut demo, risalgono alla primissima incarnazione della band. Poi,credo ci siano alcune piccole novità, come l’arpeggio su “Holocaust Wind Blows Upon The Earth” o le clean vocals in “Nuclear Dawn”, ma stilisticamente siamo sempre raw black metal. Come tali i Gort sono nati e come tali moriranno!

(Lord Lemory) I Gort sono e saranno sempre raw black metal. Secondo me ci sono varie differenze tra le due demo. La prima è molto più grezza ed è stata registrata in poche ore, il missaggio non è mai stato fatto, sono solo stati regolati i volumi degli strumenti ma, in pratica, come è stata acquisita così è rimasta. La seconda demo risulta più ragionata, sia come pezzi che come produzione, anche se in sostanza resta molto grezza. “Dissipatio Humani Generis” è stato registrato in due giorni, ma con molta calma. Restano comunque errori esecutivi ma a noi non interessa. Il black metal è istinto e noi abbiamo tenuto tutte le tracce al primo take, lasciando errori ed imprecisioni.

La produzione del vostro secondo demo mi è sembrata leggermente più pulita rispetto all’esordio. Concordate con me? Ritenete che una registrazione grezza e raw sia indispensabile per il tipo di sonorità che proponete?

(Wolf) In effetti sì, la produzione è un po’ più pulita. Questo per due motivi. Innanzitutto perché una produzione come quella di “We Declare Destruction” avrebbe potuto non fare apprezzare fino in fondo alcuni passaggi. In secondo luogo, nel primo demo (praticamente privo di missaggio), una produzione così sporca serviva anche a coprire alcuni errori di esecuzione. Credo che una produzione grezza sia la più adatta a quello che facciamo, in effetti. Una produzione pulita farebbe perdere quell’aura malvagia che, al contrario, consente una produzione del genere. Questo porterebbe a snaturare il nostro sound. E non è assolutamente quello che vogliamo! Il nostro è un messaggio d’odio, non un inno alla pace e all’amore!!!

Da cosa nasce l’idea di mettere in circolazione il vostro lavoro sia in versione cd che tape? In cosa differiscono le due versioni? Siete dei sostenitori delle produzioni formato tape?

(Wolf) L’idea della doppia versione nasce dal fatto che non tutti hanno la possibilità di ascoltare le cassette, soprattutto chi la musica la sente tramite computer. La versione cd contiene il video live di “Declaration Of Destruction”, quella in cassetta “Transylvanian Hunger”, sempre live. Questa é l’unica differenza. Siamo tutti sostenitori del formato tape, tanto per i demo quanto per gli album veri e propri. Soprattutto i demo, secondo me, dovrebbero essere in questo formato.

(Lord Lemory) Nei Gort abbiamo tutti la passione per il formato tape. Io preferisco comprare albums in versione tape piuttosto che cd. Ma, oggigiorno, si deve dar conto anche delle esigenze delle altre persone, che infatti trovano scomodo questo supporto, e giustamente nel 2006 non gli si può dar torto, e proprio per questo abbiamo deciso di fare due versioni, 300 copie in cd e 150 in tape.

Credo di non sbagliare dicendo che i Darkthrone (quelli “classici” naturalmente) costituiscono la vostra principale influenza compositiva. Quali altri gruppi indichereste tra i vostri numi tutelari?

(Wolf) Assolutamente non sbagli citando i Darkthrone come la nostra fonte di ispirazione principale. Per quanto mi riguarda, un’altra grandissima influenza la esercitano gli Emperor, con tutto il succedersi di riffs. A queste due aggiungerei tutta la vecchia scena norvegese e quella finlandese più grezza. In definitiva, qualunque band può influenzarmi.

(Lord Lemory) I Darkthrone sono la nostra influenza principale (come per la gran parte dei gruppi raw black) ma non l’unica. Ci ispiariamo anche ai vecchi Gorgoroth, Craft, vecchi Mayhem e, in generale, alla scena norvegese anni ’90.

Come nasce un pezzo tipo dei Gort? Da cosa traete ispirazione?

(Wolf) Un pezzo dei Gort nasce nella maniera più semplice: imbraccio la chitarra e lascio che la mia negatività scorra libera dentro di me. Puoi star sicuro che se non un pezzo intero, diversi riffs buoni mi vengono fuori. Poi c’è la scrittura del testo. Infine in sala si vede il pezzo tutti insieme, allungando riffs, accorciandone e così via. Traggo ispirazione esclusivamente dalla mia negatività, dal mio odio e dalla mia misantropia.

Che genere di sensazioni intendete esprimere attraverso la vostra musica? Le liriche dei vostri pezzi trasudano un odio quasi palpabile nei confronti dell’umanità tutta. Da cosa nasce questa sentimento?

(Wolf) Come ho già detto, ciò che vogliamo trasmettere è odio, misantropia, disprezzo. Vogliamo che la gente, ascoltandoci, sia pervasa da queste sensazioni. Il nostro risentimento verso la razza umana nasce dalla degenerazione che la caratterizza. Dalla perdita degli antichi valori, dall’idiozia e pochezza che contraddistingue la feccia umana. Per tutto ciò ce ne auguriamo la scomparsa. Solo in questo modo un ordine potrà nascere.

(Lord Lemory) Vogliamo trasmettere odio per ciò che ci circonda. La gente è merda, ormai sono tutti lobotomizzati dai trends, dalla tv e da altre cazzate. Le persone hanno perso il loro carattere o meglio, l’hanno sostituito con quello dei loro “idoli”.

Cosa pensate di quei gruppi che introducono elementi “estranei” al tipico black metal sound del quale immagino siate dei sostenitori? Che idea avete della così detta “evoluzione” (mai termine fu più abusato a mio avviso…)?

(Wolf) Non siamo contrari a priori ad elementi estranei come le tastiere, o all’evoluzione. Ma le tastiere devono essere un di più, non la base su cui costruire i pezzi; allo stesso modo l’evoluzione non deve snaturare il sound di un gruppo. Personalmente, sono categoricamente contrario alle voci femminili e alle commistioni col gothic.

(Lord Lemory) Mah, per me ogni gruppo è libero di fare ciò che vuole. Io apprezzo gruppi come Aborym, Diabolicum, Mysticum, Emperor, Nocternity, Nokturnal Mortum, ecc.. Alla fine, se si usa una tastiera, un synth, un campionatore con criterio si possono ottenere risultati ammirevoli, poi naturalmente dipende dal genere che si vuole proporre.

Siete attivi ormai da qualche anno, vi sentite parte della “scena italiana”? Ci sono gruppi degni di nota nel panorama italico secondo voi?

(Wolf) E’ vero, siamo in giro da diversi anni a livello di gruppo. A livello individuale, poi, siamo nella scena da ancora più a lungo, grossomodo dal ’92-’93. Ci sentiamo parte della scena italiana, in cui ci sono molte band estremamente valide. Il problema della scena italiana è la mancanza di unità, oltre ad un netto distacco tra le band del nord e quelle del sud. Queste ultime, tra cui noi, si devono farsi il culo il doppio rispetto a quelle del nord e, in ogni caso,s ono tagliate fuori dai grandi circuiti.

(Lord Lemory) La scena italiana è divisa in “microscene” locali. Mi sento più attivo nella scena partenopea che in quella italiana.

Domanda cruciale: cosa rappresenta per voi il black metal e come lo vivete? Pensate che possa ancora considerarsi un genere totalmente ed orgogliosamente underground, misterioso ed oscuro come agli inizi?

(Wolf) Il black metal per i Gort, sia come gruppo che come individui, rappresenta molto più di un genere musicale. E’ uno stile di vita, è manifestazione del nostro lato oscuro, è glorificazione di sé… è difficile riassumere cosa sia il black per noi, ma certamente non è solo musica. Anzi, questa ne è solo la manifestazione più tangibile. Purtroppo, però, per i nuovi poppanti blackster non è così. Soprattutto a causa di internet, che ha reso accessibili a tutti gruppi che un tempo erano conosciuti da una ristretta elite. Ora tutti sembrano essere da sempre nella scena, si atteggiano a cattivi e poi non si differenziano molto dai cosiddetti “punkabbestia”. No, indubbiamente il black non è più un genere underground e temo che mai più lo sarà.

(Lord Lemory) Il black metal è una cosa individuale, ogni membro del gruppo ha una sua visione ma tutti abbiamo dei punti in comune.

In “Dissipatio Humani Generis” è presente una traccia video di “Declaration Of Destruction”, pezzo contenuto nel vostro primo demo, registrata dal vivo, tra l’altro ben realizzata. Che rapporto avete con la dimensione live? Vi trovate a vostro agio e riuscite ad esprimervi al meglio? In che tipo di locali vi siete esibiti finora?

(Wolf) Ci piace suonare dal vivo, anche se lo abbiamo fatto poche volte e perlopiù in condizioni pessime, tra acustiche scadenti, serate tagliate per far posto alle “star”e così via. Dal vivo siamo un gruppo che trasmette tutta la propria carica. Siamo una delle poche band che fa pogare dall’inizio alla fine, gli unici, a Napoli, ad utilizzare il face painting senza essere sfottuti. Insomma, siamo apprezzati nella dimensione live.

Cosa dobbiamo aspettarci dai Gort per il futuro? C’è forse un full length all’orizzonte?

(Wolf) Non so cosa ci riserva il futuro. Abbiamo mandato il demo a diverse etichette e ad altre lo manderemo. Di sicuro non ci saranno ammorbidimenti nel nostro sound. I Gort suoneranno sempre del marcissimo e grezzisimo black metal, niente di più e niente di meno.

(Lord Lemory) Dovremmo telefonare a Gennaro D’Auria per saperlo (…)

Bene, l’intervista termina qui. Vi ringrazio e vi lascio concludere come meglio credete…

(Wolf) Grazie per la bella intervista IN BLOOD,DARKNESS & HATE WOLF.