Twilight – Twilight

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Che la scena underground statunitense, nonostante l’aprioristico scetticismo di molti, sia una delle migliori al mondo non é certo una scoperta, ma che potesse partorire un progetto di tale eccelsa qualità come questi Twilight davvero non me l’aspettavo. Ho sempre nutrito una certa diffidenza nei confronti dei super gruppi all stars formati da personaggi più o meno noti già coinvolti in altre bands, diffidenza giustificata dal fatto che, nella stragrande maggioranza dei casi, i lavori di questi gruppi sono delle cagate mostruose e i nomi nei credits nient’altro che uno specchietto per le allodole, buono solo per vendere qualche copia in più allo sfigato adolescente di turno. Per questo mi ero avvicinato con discreta titubanza a questo dischetto, che ha visto la partecipazione praticamente di tutti i musicisti più in vista del black metal made in USA e cioè, a parte Hildolf, mente e motore del progetto, Wrest (Leviathan), Azentrius (Nachtmystium), Malefic (Xashtur) e Imperial (Krieg), ma dopo una manciata di note ogni mia perplessità é stata spazzata via e mi sono dovuto ricredere (cosa che in ambito musicale mi capita assai di rado). Signori, qui abbiamo di fronte un piccolo gioiello, una perla nera di rara oscurità e cupa bellezza, un diamante puro di autentica follia. Il sound di Twilight é denso, macabro, pastoso come un mantello di fango che si posa su ogni anima in tormento, avvolgendola per sempre nel raggelante e disgustoso utero partorito dalle menti malate e geniali di questi demoni infernali che, nel brevissimo volgere di un solo album, hanno saputo raggiungere un equilibrio ed un amalgama veramente eccezionali. Nonostante un’invidiabile coerenza compositiva di fondo, é la varietà a costituire l’arma vincente di questo splendido lavoro: una varietà non forzata, ma al contrario spontanea e naturale, che solo chi é nella piena consapevolezza delle proprie capacità artistiche può raggiungere. Si passa così con disinvoltura da brani in pieno stile norvegese, con chiari riferimenti a Darkthrone e Gorgoroth dei tempi d’oro (l’opener o “Swollen Voices In Silence”), ad altri morbosi e rallentati che rimandano al mood malsano dei migliori Xashtur o Judas Iscariot (“As The March Of Worms”), con naturalezza si alternano episodi estremamente grezzi e tirati, alla Carpathian Forest (“Exact Agony, Take Life”: il riff della strofa é efficacissimo nella sua semplicità), ed altri invece di matrice depressiva (“Winter Before” o la strumentale conclusiva). Ogni nota é perfetta, ogni atmosfera é sapientemente dosata per creare un mix letale di abominio e desolazione, un terrificante cantico di morte che penetra nell’organismo come una nebbia assassina, nera come la pece, distruggendo qualsiasi speranza, abolendo tutto ciò che é vita, lasciando soltanto l’odore acre e indistinto, ma indelebile, dei vermi della decomposizione. La musica di Twilight parla con le immagini di un racconto di Lovecraft, é fisica, corporea, quasi tangibile, ma allo stesso tempo eterea e spirituale, malvagia fino al midollo, sottilmente corrutrice, strisciante, insinuante: un delirio tremebondo di eterna turpitudine.

REVIEW OVERVIEW
Voto
80 %
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twilight-twilightTRACKLIST <br> 1. Woe Is The Contagion; 2. Exact Agony, Take Life; 3. Larval Liaise; 4. As The March Of Worms; 5. Winter Before; 6. White Fire Under Black Text; 7. Hopeless Etheride; 8. Swollen Voices In Silence; 9. Beyond Light (Beautiful And Malignant) <br> DURATA: 44 min. <br> ETICHETTA: Total Holocaust Records <br> ANNO: 2005