I Darkend sono di Reggio Emilia e fanno musica melodica e sinfonica\gotica, extreme metal mi verrebbe da dire. Sulle ali di un concept poetico romantico\decadente. Grattando a fondo la proposta si scorge un tocco sinistro e un riffing interessante. Bastano pochi minuti di ascolto per riconoscere l’influenza enorme dei Cradle Of Filth nella musica dei nostri. Comunque va detto che in questo caso non ci troviamo di fronte alla solita band fotocopia, che propone la stessa solfa di quella originale con meno mezzi e meno qualità. Questi Darkend sanno il fatto loro e a livello qualitativo siamo davvero su ottimi livelli: produzione eccellente, suoni puliti e taglienti, cantato vario e potente, e delle composizioni varie e mai scontate, ricche di cambi di tempo e stralci articolati, che variano dalle soluzioni orchestrate alle divagazioni atmosferiche. Ovviamente il genere si discosta di molto dal filone sporco e underground che trattiamo solitamente, ma “Damned Woman And A Carcass” riesce a essere compatto e piacevole, dopotutto. Oltre cinquanta minuti di musica, che si esalta con il passare del tempo, grazie alla bravura dei componenti della band. Ovviamente i Darkend pagano il loro essere derivativi, e anche il genere un po’ troppo impersonale e plastificato, ma è così che la band si pone, chiaramente. Con questo cd si esplorano territori maledetti e romantici, che innaffiano l’estremismo di alcune parti violente con della melodia invadente, che insomma attenua il tutto, rendendolo smussato. Se vi piace il genere e volete trovare un’alternativa agli ascolti più estremi e sporchi, potete tranquillamente buttarvi su questo disco, davvero consapevole e ben suonato. Se invece avete smesso di ascoltare i Cradle Of Filth o i Dimmu Borgir dopo il loro primo disco, allora lasciate perdere questi Darkend, vi risulterebbero sicuramente odiosi.
