Altari – Kröflueldar

0
526

Direttamente dalla terra del ghiaccio, dopo ben nove anni di lavoro, ecco venire alla luce “Kröflueldar”, nuovo album degli islandesi Altari. L’artwork in copertina, realizzato dal chitarrista K.R.Guðmundsson e raffigurante le tempeste che accompagnano le eruzioni vulcaniche, è molto insolito e sembra presagire a una release originale o quantomeno diversa rispetto alla musica dei loro conterranei. Ed è proprio l’opening track a confermare subito questa impressione. Ci troviamo infatti avvolti da un incipit sperimentale e per certi versi etnico, che lascia spazio ad armonie molto accattivanti e ariose. C’è una forte componente psichedelica, enfatizzata da una gestione sonora molto distante dalla scena islandese a cui siamo abituati e che strizza l’occhio allo stile molto più clean dell’heavy metal del secolo scorso. Dalle scelte ritmiche a quelle vocali si ha la sensazione di trovarsi sulla terra di confine tra il black e tutto il mondo musicale che esiste al di fuori di esso.

Armonie orientali, ritmi coinvolgenti, strutture classiche e progressioni molto anni settanta sono solo alcune delle componenti che conferiscono all’album un senso di unicità e lo allontanano dalle sonorità corpose, violente e sporche che hanno da sempre caratterizzato la maggioranza del panorama black metal dell’isola. “Leðurblökufjandinn” è forse la traccia in cui questo mix insolito diventa più evidente e in cui i nostalgici ritroveranno un andamento molto vicino a quello di band come i Judas Priest. In questo album ritroviamo infatti una musica diretta e dinamica, che sicuramente ha un grande potenziale live e che poco si presta ad un ascolto meditativo e immersivo, eccezion fatta per la grande sperimentazione estatica che ritroviamo in “Sýrulúður”.

Insomma, “Kröflueldar” è un lavoro (finalmente) originale, in cui gli Altari non hanno avuto alcuna paura di osare e avvicinarsi a territori lontani. Nel complesso trovo che il risultato sia particolarmente ben riuscito e soprattutto capace di donare un po’ di iridescenza e respiro al black metal violento e monolitico che caratterizza la scena islandese attuale.

REVIEW OVERVIEW
Voto
68 %
Previous articleOrdem Satânica – Perpetuum Satanas
Next articleVaultwraith – Decomposing Spells
altari-kroflueldarTRACKLIST <br> 1. Kröflueldar; 2. Djáknahrollur; 3. Leðurblökufjandinn; 4. Sýrulúður; 5. Hin Eina Sanna; 6. Vítisvilltur; 7. Grafarþögn <br> DURATA: 37 min. <br> ETICHETTA: Svart Records <br> ANNO: 2023