Obscura Nox Hibernis

0
1413

Gli Obscura Nox Hibernis si sono da poco presentati a tutti grazie ad un ottimo debutto. “Il Male Primitivo” riesce a proporre un Black personale ma debitore al punto giusto nei confronti della scena norvegese dei primi anni ’90. A breve sarà disponibile il secondo full che, con molta probabilità, rappresenterà la giusta continuazione di quanto fatto di buono fino ad ora. Abbiamo fatto qualche domanda alla band per conoscere in maniera più approfondita la loro proposta e per sapere quali sono le loro ambizioni ed aspettative per il futuro.

Chi sono gli “Obscura Nox Hibernis”? Presentatevi ai nostri lettori.

Gli OBSCURA NOX HIBERNIS sono una black metal band composta da me, Valdes, alla chitarra e voce; Schatten al basso e Tamoth alla batteria. Ognuno di noi ha suonato oppure suona tuttora in altri gruppi in quanto sono molti anni ormai che singolarmente facciamo musica.

La band è nata nel 2001, ripercorrendo questi anni di carriera quali sono stati i momenti più significativi e come avete raggiunto l’accordo con la vostra attuale etichetta?

Guardando indietro penso che uno dei momenti più significativi sia stato la realizzazione del demo-cd “ Hiems Venit …” , infatti con esso siamo entrati in contatto con diverse etichette tra cui la Beauty Of Pain stessa , la quale è stata l’unica a farci una proposta concreta e quindi interessante. Tra l’altro per le registrazioni di quel demo siamo entrati per la prima volta agli Acme Recording Studio, nei quali poi siamo sempre tornati anche per le registrazioni del CD.

La vostra proposta rimane ancorata ad un Black metal da manuale non disdegnando molteplici influenze e sfumature. “Il Male Primitivo” è diviso in due parti ben distinguibili, la seconda a mio parere evidenzia una maggiore maturazione stilistica e consapevolezza a livello strumentale. Cosa rappresenta per voi questo esordio discografico? Qual’è il messaggio insito nella vostra musica?

“Il Male Primitivo” per quanto mi riguarda rappresenta la possibilità per gli OBSCURA NOX HIBERNIS di farsi apprezzare da chi è realmente coinvolto nel black metal. Riguardo alla musica non parlerei esplicitamente di “messaggio”; per noi quello che conta è lo SPIRITO insito nei brani, il loro feeling, le immagini e le sensazioni che riescono ad evocare.

Il nuovo full dovrebbe essere già pronto ed alcuni pezzi li possiamo sentire durante le vostre esibizioni live. Cosa ci dobbiamo aspettare dal vostro secondo lavoro? Da quello che ho sentito mi sembra la naturale continuazione della seconda parte de “Il Male Primitivo”.

Hai perfettamente ragione. Proprio in questi giorni il mastering è stato completato ed anch’io penso che il prossimo CD sarà la naturale continuazione del primo full length. Ovviamente ci saranno anche delle sostanziali differenze, prima fra tutte il fatto che ora siamo un trio con me alla voce. Infatti ho uno stile completamente diverso rispetto a Valech, nostro precedente cantante. D’altro canto però il compositore di musiche e testi sono sempre stato io quindi il nostro stile non ha subito stravolgimenti come hai potuto constatare tu stesso. Il prossimo album sarà composto da 12 brani , di cui 3 saranno tracce completamente acustiche; si intitolerà “Misantropia e Guerra” e sarà caratterizzato da un suono molto violento. Concettualmente il CD sarà suddiviso in tre capitoli tematici: 1) La Natura Tremenda; 2) Lo Spirito; 3) La Morte.

Ho notato che date il giusto peso alla produzione, ottenendo un suono primitivo ma superiore alla media. Inoltre la vostra proposta evidenzia un’ottima perizia tecnica. Pensate che il connubio di questi due aspetti possa dare maggiore enfasi al vostro Black?

Prima di tutto ti ringrazio per i complimenti. Penso che sia importante avere un suono fondamentalmente grezzo e marcio, ma comprensibile ( come ad esempio i Darkthrone , nelle cui produzioni distingui sempre i vari strumenti ). Anche la tecnica ha la sua importanza ma non deve mai essere fine a sé stessa. Alcune volte compongo dei brani con 3 o 4 riff e non aggiungo nulla , perché sono già perfetti così. Conta il feeling del brano.

Le tracce più recenti, nonostante siano maggiormente complesse ed intricate, perdono parte della componente acustica e atmosferica e favore di una proposta più diretta. E’ una scelta voluta oppure possiamo aspettarci una reintroduzione più massiccia di queste soluzioni?

Posso dire che non è una scelta voluta. Comunque la componente acustica sarà ancora presente così come gli arpeggiati e le melodie più atmosferiche.

Ho apprezzato molto il cantato in italiano (presente in alcuni episodi), oltre a dare il giusto peso alla nostra lingua madre, che personalmente ritengo superiore all’inglese, questa scelta permette di comunicare più facilmente le proprie emozioni. Parlateci delle motivazioni che vi hanno portato a questa scelta e del significato di una traccia che ho apprezzato molto, ovvero “L’Inverno Dei Morti”.

La motivazione è quella che hai detto tu. Per esprimersi meglio. Nel prossimo album quasi tutte le canzoni saranno in italiano tranne due tracce, per me infatti la lingua utilizzata dipende anche dal “suono generale” che voglio dare al brano. Probabilmente , quindi, qualche brano in inglese lo faremo sempre. “L’Inverno Dei Morti” è un brano molto oscuro, legato strettamente allo spirito del gruppo. E’ una sorta di interpretazione mitologica di alcuni aspetti dell’inverno, stagione durante la quale Il Grande Cacciatore ( figura mitologica presente in molte culture ) si aggira per le lande dominate dal freddo alla guida di una infinita e lugubre schiera di spiriti dei morti e lupi ringhianti.

Penso che la scena abruzzese sia molto valida, sicuramente una delle più valide a livello nazionale. Obscura Nox Hibernis, Draugr, Sturmkaiser, Dictatoreyes, Namter, Gaszimmer sono i primi che mi vengono in mente e devo dire che ognuno, a modo suo, risulta progetto valido e con qualcosa da dire. Anche voi vedete una scena locale in crescita? Come la giudicate?

Indubbiamente è una scena in cui c’è molto fermento , che però fa ancora troppa fatica ad emergere. Probabilmente mancano i giusti “contatti” (che da altre parti fanno la fortuna di alcuni musicisti ) ma forse anche all’interno della scena stessa non sempre le cose sono gestite efficacemente e ci si perde dietro a delle cazzate . I gruppi realmente validi ci sono e sono in crescita, perciò malgrado tutto penso che l’Abruzzo farà parlare di sé sempre di più nell’ambito del metal estremo.

Riprendendo la domanda precedente, volevo chiedere se la vostra terra vi ha influenzati a livello emotivo e di ispirazione per la composizione della vostra musica.

In quanto autore delle musiche e dei testi ti posso dire che l’Abruzzo mi ha sicuramente influenzato molto nella composizione. Adoro questa terra ed i suoi paesaggi, le sue solitudini. Appena ne ho la possibilità vado in mezzo alla natura, in montagna. Per me l’escursionismo è una vera passione, una pratica a cui da anni dedico più tempo possibile. Non a caso l’immagine di copertina de ”Il Male Primitivo” è una foto del Gran Sasso ed in generale anche negli artwork dei nostri lavori passati ho sempre utilizzato foto scattate in Abruzzo, sulla Maiella oppure tra i boschi…

Vorrei che spendeste qualche parola sulla vostra attività live. Vi ho visti (e sentiti) molto validi, efficaci e senza fronzoli. Qual’è l’importanza delle esibizioni dal vivo per voi? Trovate difficoltà a trovare locali che vi accolgano in maniera decente?

I live sono molto importanti per noi, però nel 90% dei casi sono organizzati piuttosto male, e la colpa è quasi sempre dei locali. Questi problemi ( di natura sia organizzativa che tecnica ) fanno si che alcune volte non mi senta nel giusto contesto. Ti faccio un esempio: il face painting è parte del nostro gruppo però se ci sono determinati contrattempi oppure per truccarmi devo chiudermi in un cesso a 10 metri dal palco dove la gente va e viene facilmente mi passa l’ispirazione per farlo.Ad altri queste cose non fanno né caldo né freddo, ma io funziono così. Comunque in questo periodo stiamo riuscendo a suonare dal vivo abbastanza spesso e la cosa più importante è riuscire ad entrare in contatto con gente che può apprezzare la nostra musica.

Progetti per il futuro?

Mandare avanti i lavori per il prossimo album e organizzare qualche altro live per l’estate . A luglio forse suoneremo ad un festival a Rimini e ad agosto in un locale vicino Loreto Aprutino ( il COFFEE SHOP ) che vuole effettuare alcune serate di metal estremo. Stiamo anche lavorando su alcuni brani nuovi.

Vi faccio un “in bocca al lupo”. Grazie per il tempo concessoci, concludete come meglio credete.

Grazie a te per l’intervista e per il supporto che ci date con il vostro sito. Stay black.