Hermetic Occult Grimoire – H.O.G.

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Fermi tutti perché qui abbiamo l’ep dell’anno. Spesso, come i bambini, veniamo attirati dalle cose un po’ strane, particolari; abbiamo il gusto dell’orrido, dello squallido e del profano, ecco perché nel vedere questa imbarazzante copertina, tra le più brutte dell’anno, ci siamo fiondati all’ascolto, ed ecco la sorpresa. Hermetic Occult Grimoire è una one man band proveniente dal Canada, più precisamente da Victoria, e suona una sorta di heavy metal molto devoto ai Mercyful Fate d’annata o ai primissimi Death SS, con vocals in scream tipicamente black alternate al cantato pulito, guitar solos settantiani e atmosfere orrorifiche e raccapriccianti degne della nottata di Halloween in compagnia di qualche morto vivente che se la ride di noi. Nulla di nuovo in questo dischetto di appena diciotto minuti, se non il fascino oscuro e decadente di ogni singola traccia che ci trasporta nella notte dei morti in una frazione di secondo, tra pipistrelli che svolazzano e scheletri che danzano, zucche sorridenti e lapidi ammaccate intorno a una villa diroccata.

Avvolte in una coltre di nebbia bianca e luci flebili che variano dal porpora al viola, dal rossastro all’arancio, le cinque composizioni di Evil Bastard, mastermind del progetto, sono la perfetta colonna sonora per questo immaginario lugubre e sinistro, a partire dall’opener “Apparition Of Evil”, che ci porta indietro di lustri grazie a chitarre melodiche ma taglienti e una produzione volutamente vintage che richiamano l’attitudine tipica del Re Diamante ai suoi albori. “The Inquisitor” è una sorta di proto/doom lento e pachidermico nell’incipit, poi prende un andamento acido e si risolve in un up tempo che ti stende in preda a visioni mistiche degne di un film di Rob Zombie. “The Rise And Fall Of The Surf Reich” ha invece un piglio più classico e diretto ma non meno evocativo mentre la conclusiva “Agartha” è una mazzata heavy old school come non se ne sentono spesso, colma di sofferenza e drammaticità.

Dal punto di vista strumentale il disco è suonato onestamente e senza sfoggio di tecnicismi inutili, mentre la registrazione dal piglio live è ingiallita e retrograda, com’è giusto che sia in un disco simile, concepito in una nicchia di genere ancora così affascinante e tetra. “H.O.G.” ci catapulta in una dimensione da cartone animato strafatto di LSD grazie alla formula vincente di quello che può essere definito un mix tra psichedelia settantiana, metal classico, doom e black metal primitivo; quattro brani più intro che ci scuotono dalle fondamenta fino a possederci e farci danzare come anime dannate in attesa di scegliere tra dolcetto e scherzetto. Bizzarro.

REVIEW OVERVIEW
Voto
73 %
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hermetic-occult-grimoire-h-o-gTRACKLIST <br> 1. Initiation; 2. Apparition Of Evil; 3. The Inquisitor; 4. The Rise And Fall Of The Surf Reich; 5. Agartha <br> DURATA: 18 min. <br> ETICHETTA: Independent <br> ANNO: 2023