Aegrus – Invoking The Abysmal Night

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Siete amanti delle sperimentazioni e desiderate andare oltre gli schemi? Benissimo, allora state lontani da “Invoking The Abysmal Night”, quarto full length degli Aegrus, perché è quanto di più old school, ignorante, diretto e classico avrebbero potuto scrivere. Sette tracce infernali che restano fedeli al sound di scuola finlandese, senza contaminazioni esterne, anche se a sentire il chitarrista e fondatore Lux Tenebris, non sarebbe proprio così: “c’è più variazione che mai in questo nuovo album ma allo stesso tempo suona al 110% Aegrus, quindi posso garantire che non rimarrete delusi”. Se sia una dichiarazione di intenti o meno poco importa, sta di fatto che abbiamo tra le mani un lavoro che probabilmente non uscirà dal vostro lettore per diverso tempo. Per chi non li conoscesse, gli Aegrus si sono formati nel 2005 come la tipica black metal band “satanica” ma nel corso degli anni il concept si è fatto più profondo, con una riflessione sulla figura di Lucifero/Satana, la luce e l’oscurità che agiscono come forza guida verso l’occulto, lo sviluppo personale e la conoscenza trascendentale. Dopo anni di demo e gavetta e l’album di debutto “Devotion For The Devil”, sono seguiti due lavori che hanno sottolineato un’evidente crescita tecnica e compositiva, sino ad arrivare a questa nuova fatica, probabilmente il disco più completo sinora registrato dal gruppo: un’affermazione impenitente di black metal finlandese puro, freddo e grezzo, duro e isterico come sempre ma senza dimenticare le consuete melodie.

Questo nuovo capitolo è inaugurato dalla title track, che irrompe nella sua magnificenza grazie alla combinazione delle asce che producono sia raffiche di riff gelidi che linee melodiche meravigliosamente avvincenti, esaltate dal sottile tocco di malinconia di solos corali. Ciò che salta subito all’orecchio è soprattutto la maiuscola prestazione del singer, che sfoga brutalmente odio e rabbia attraverso la sua ugola al vetriolo. “Followers Of The False Prophets’”, mid tempo maestoso e miglior pezzo del disco, e “Through Devil’s Breath’”, dalle reminiscenze punk rock, dal canto loro sono in grado di trasformare un 4/4 in quella violenza tipicamente “second wave black metal” condita da furia atmosferica. “Temple Of Ardent Worship” è invece uno degli episodi più frenetici e concede tregua solo nei vari stacchi, mentre “Nocturnal Rites Of Faust’” è intensa e veloce, con le chitarre che ricoprono il ruolo di attrici protagoniste.

“Those Who Hide From Light”, con le sue clean vocals perfettamente riuscite, è rivestita da una parvenza di sperimentazione, mentre “Where The Forest Emanates Death” rappresenta la degna la conclusione di questo viaggio nell’oscurità, snodandosi all’inizio lentamente come un serpente assetato di sangue, per poi sviluppare un’atmosfera quasi ipnotica e al confine con il doom d’annata, ma sempre fedele ai dettami del black metal più puro. Da questa rapida carrellata si capisce che “Invoking The Abysmal Night” non è nient’altro che una marcia inesorabile verso l’abisso che renderà felici i sostenitori della scuola finlandese e di tutto il black metal ortodosso, tra oscurità luciferina e odio misantropico in musica, ovvero quello che è sempre stato il biglietto da visita degli Aegrus. Dannati.

REVIEW OVERVIEW
Voto
77 %
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aegrus-invoking-the-abysmal-nightTRACKLIST <br> 1. Invoking The Abysmal Night; 2. Followers Of The False Prophets; 3. Through Devil's Breath; 4. Temple Of Ardent Worship; 5. Nocturnal Rites Of Faust; 6. Those Who Hide From Light; 7. Where The Forest Emanates Death <br> DURATA: 41 min. <br> ETICHETTA: Osmose Productions <br> ANNO: 2023