Imperialist – Quantum

0
432

Strana uscita questo ep da parte degli Imperialist. La band californiana, cresciuta a pane, Dissection e Necrophobic, da sempre dedita a un black metal fortemente connotato dai crismi svedesi, in quanto a melodie glaciali e serrate, questa volta esce sul mercato con un dischetto di appena venti minuti, composto da una breve intro, tre nuovi pezzi e una reinterpretazione di “Call Of Vulcain”, già presente sul primo ep del 2015 “Quantum Annexation”. Ed è proprio il forte collegamento con questo primissimo lavoro che rende il tutto molto affascinante, e se di solito gli ep fungono da apripista a un full length di prossima pubblicazione, sembra invece che questo “Quantum” sia la chiusura di un cerchio aperto poco meno di dieci anni fa: ad ulteriore riprova di ciò, in quest’ultimo lavoro troviamo un brano intitolato “Quantum Annexation”, proprio come l’ep d’esordio.

Ciò che non può mancare in un lavoro targato Imperialist, incorniciato dall’ormai consueto trademark a base di blackened death metal di scuola svedese e riff affilati come lame, sono le tematiche sci-fi della band, che vanno a sostituire i più canonici paesaggi innevati, croci rovesciate, demoni e allegre scorribande blasfeme. Astronavi, pianeti infuocati, galassie lontane e paesaggi extraterrestri fungono da tessuto lirico a questi brani, che gli Imperialist ci sbattono in faccia con una violenza che forse non avevano mai raggiunto prima. Non tanto per la brutalità dei suoni quanto per l’immediatezza dei brani stessi, più snelli e dalla durata media più ridotta (sui cinque minuti scarsi) e caratterizzati da un riffing molto thrashy e diretto, che tuttavia non perde mai di vista le classiche melodie misteriose e drammatiche che contraddistinguono il sound della band.

I suoni e le melodie fantascientifiche di synth che ci avevano accompagnato nei precedenti lavori qui vengono a mancare del tutto rendendo la proposta meno distintiva ma non per questo inferiore alle precedenti, anzi, il concentrarsi sull’impatto fa sì che questi pezzi, di qualità impeccabile (è sufficiente l’opener “Echoed Demise” per capirlo), ti portino alla fine dell’ascolto senza sobbalzi ma anche senza particolari cali di tensione. La produzione, curata e potente, rende la band molto più cinica di quanto non sia stata in passato, con suoni più compressi e senza downtuning, raggiungendo un risultato finale più grezzo e meno lucido, facendo sembrare il tutto più caotico, anche se ogni singola nota è nitida e comprensibile. “Quantum” è la conclusione di un discorso iniziato nel 2015 con l’ep di debutto e, nonostante la sua durata contenuta, ci offre un aspetto della band inedito, più feroce e aggressivo, mettendo al contempo in luce una certa crescita a livello di songwriting. Must have per i fans della band, un piacevole ascolto per tutti gli altri.

REVIEW OVERVIEW
Voto
70 %
Previous articleSodom – 1982
Next articleNightgaunt – Visitant
imperialist-quantumTRACKLIST <br> 1. Gateway; 2. Echoed Demise; 3. Quantum Annexation; 4. Call Of Vulcain; 5. Quiescent Terror <br> DURATA: 21 min. <br> ETICHETTA: Transcending Obscurity Records <br> ANNO: 2023