Cardinal Sin – Spiteful Intents

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Erano i meravigliosi anni novanta, tutto era più semplice, non c’erano i social, io ero giovane e bello, la musica si ascoltava in formato fisico, il metal estremo aveva un sacco di cose da dire e le stava dicendo tutte insieme. Per la precisione era il 1996 quando la misconosciuta etichetta Wrong Again Records, prima incarnazione di quella che in seguito diventerà la Regain Records, pubblicava “Spiteful Intents”, ep d’esordio degli svedesi Cardinal Sin e ad oggi unico loro lavoro, introvabili demo a parte. E proprio la Regain Records ha deciso di ristampare questo gioiellino di black/death metal melodico, anch’esso di non semplice reperibilità, con le quattro canzoni originali e tre bonus, tra cui la cover del classico dei Death “Infernal Death”, provenienti dalle stesse sessioni in studio. I Cardinal Sin non erano proprio gli ultimi arrivati: il leader della band era John Zwetsloot, ex Dissection, di cui fu chitarrista e membro fondatore, e della partita erano anche Jocke Göthberg e Devo Andersson, entrambi ex membri dei Marduk. Assolutamente naturale quindi che la loro maggiore influenza compositiva fosse proprio la band di Jon Nödtveidt e lo si sente chiaramente: è proprio quel sound, che mescolava black e death metal con una sensibilità melodica derivante direttamente dall’heavy di ottantiana memoria, ora tradizionale ma ai tempi decisamente sorprendente e innovativo.

Ma i Cardinal Sin non erano solo questo perché altrettanto chiaramente in questi brani c’è l’impronta tagliente e ferina di quello che allora cominciava a chiamarsi “Gothenburg sound” e in particolare dei primi At The Gates. Certo la loro musica non aveva la maestosità e la nera eleganza dei Dissection, era più spigolosa e ruspante, anche a livello di registrazione, ma gli amanti di quel genere di sonorità non potranno non andare in brodo di giuggiole ascoltando queste canzoni, che si tratti della title track, ottimamente bilanciata tra violenza e melodia, della cavalcata in mid tempo “Probe With A Quest” o della più furiosa e thrash-oriented “The Cardinal Sin”. Insomma i Cardinal Sin sono probabilmente uno dei proverbiali “what if” di cui è costellata la storia del black metal e del metal estremo tutto. Cosa sarebbe successo se avessero continuato e prodotto altri dischi? È una domanda retorica naturalmente, alla quale non ci può essere risposta. Resta però la succulenta possibilità di gustarsi questi pezzi e riscoprire una piccola ma preziosa testimonianza dei tempi che furono. Nostalgia canaglia.

REVIEW OVERVIEW
Voto
78 %
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cardinal-sin-spiteful-intentTRACKLIST <br> 1. Spiteful Intent; 2. Probe With A Quest; 3. The Cardinal Sin; 4. Language Of Sorrow; 5. Fallen From Life's Enlightened Throne; 6. Ante Mortem; 7. Infernal Death (Death cover) <br> DURATA: 28 min. <br> ETICHETTA: Regain Records <br> ANNO: 2025