Wine And Fog Distro & Productions

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La scena underground non è fatta solo di gruppi e musicisti ma anche di appassionati che spendono le loro energie per promuovere in varie forme il metal nelle sue declinazioni più estreme. Ecco perché abbiamo contattato un disponibile Ezio Winef, factotum della Wine And Fog Distro e Productions, che da qualche tempo ha messo in piedi questo progetto davvero interessante, partito come distro e poi evoluto in etichetta vera e propria, con annessa organizzazione di concerti ed eventi di diverso tipo, ovviamente nel nome del capro, tra umide nebbie ed un calice di buon vino. Un’interessante chiaccherata, che ci permette di saperne di più su una parte essenziale della scena, che gira intorno a tutte quelle attività che non sono propriamente musica ma che alla musica sono intimamente collegate, e alle quali non viene normalmente concessa l’attenzione che invece meriterebbero. Buona lettura!

Benvenuto sulle nostre pagine virtuali. Torniamo indietro, all’inizio di questa avventura. Qual è stata la scintilla che ha fatto nascere l’idea del progetto Wine And Fog?

Innanzitutto ciao e grazie per quest’intervista. Wine And Fog nasce il 31 ottobre 2020, ho deciso di iniziare questo progetto per la mia passione sfrenata per la musica estrema, in particolare per il black e il death metal, e per cercare di supportare il piu possibile questi generi.

Mi piacerebbe anche sapere l’origine e il significato di questo nome e del logo così particolari, che uniscono vino e nebbia…

Il nome l’ho scelto per unire la passione delle passeggiate nei boschi piemontesi a quella per il vino, che sono sempre state per me un connubio perfetto, ascoltando black metal nelle mie passeggiate oppure a casa con un buon calice di vino davanti al camino, soprattutto nelle giornate nebbiose che caratterizzano la zona di Monteu Da Po (in provincia di Torino) nella stagione invernale. Il logo e stata una mia idea ed e una sintesi di tutto ciò.

Quali difficoltà hai dovuto affrontare all’inizio per far partire questa iniziativa, che in poco tempo è diventata probabilmente molto più grande di quanto avevi pensato?

Sicuramente la difficoltà principale e stata quella di cercare di fare conoscere molte band underground in un periodo dove ormai il black metal, e la musica estrema, sembrava essere finito nel dimenticatoio ma invece il riscontro é stato, dopo qualche mese, ottimo. Ho visto tantissime persone interessarsi e supportare tantissimo il genere.

Come distro che tipo di prodotti privilegi? Hai un occhio di riguardo per i gruppi italiani?

Nella distro non c’é un prodotto particolarmente privilegiato ma si dà spazio quasi a tutto, anche se ho visto che tra i grandi appassionati di black metal la tape insieme all’lp sono i formati piu acquistati e apprezzati. Sicuramente cerco di dare più spazio alle band italiane, sia come distro che  come etichetta.

C’è qualche chicca, magari ristampa, nel tuo store di cui vai particolarmente orgoglioso?

Sì, sicuramente la ristampa in tape delle demo dei polacchi Graveland “Necromanteion” e “Drunemeton” e la produzione, sempre in tape, degli Enmity, un progetto death metal che vede alle pelli il grandissimo George Collias dei Nile e coinvolto un membro dei Cryptosy. Con queste due chicche il nome di Wine And Fog é stato accolto molto bene all’estero e questo ha portato ancora più seguaci.

Quanto è ancora importante il supporto fisico in un tempo in cui la musica, metal compreso, sembra essere diventata sempre più liquida e viene fruita in formato digitale?

È molto importante il formato fisico e infatti ho visto tantissimi appassionati di questo genere acquistare qualsiasi formato delle proprie band preferite. Io personalmente sono il primo a non ascoltare il digitale.

Nata come distro, Wine And Fog si è poi evoluta in etichetta a tutti gli effetti, dico bene? Ci vuoi parlare un po’ nel dettaglio delle attività che svolge oggi? Ti occupi anche di promozione e distribuzione?

Sì, pochi mesi dopo l’apertura della distro, io e il mio caro amico Kurt Nebel, che ho voluto insieme a me fin dall’inizio, di comune accordo abbiamo deciso di avventurarci con le produzioni. Da l^ a oggi, insieme, abbiamo prodotto cd e tape di Stormcrow, Il Capro, Überfall, Orcrist, Lum, Griverion, XXII Arcana e altri. Poi, per motivi lavorativi e personali, Kurt, a giugno del 2022, ha deciso di abbandonare la Wine And Fog ma, essendo rimasti in ottimi rapporti, grazie ai suoi ottimi consigli, la produzione andrà avanti, dedicandosi a tutti i formati ma in particolar modo alle tapes. Sì, mi occupo anche di distribuzione, che funziona in questo modo,  prendo accordi con la band sul quantitativo di cd o altro formato che propongono, e inizio a fare girare il nome, soprattutto sulle mie pagine facebook, e poi il mio attuale collaboratore Matteo Marinelli, se la band é d’accordo, crea un lyric video di un brano del disco che ho in distribuzione, che viene caricato sul nostro canale ufficiale youtube.

Con quali criteri scegli i dischi da produrre? Quale importanza rivestono nell’economia dell’etichetta le edizioni limitate o in formati particolari?

Scelgo che dischi produrre innanzitutto ascoltando la band, quindi valutando se mi piace, e poi valutando che riscontro può avere con i seguaci della Wine And Fog. Sicuramente i formati particolari, tipo boxset, e le edizioni limitate sono molto apprezzati dai miei seguaci.

Quali sono i lavori che hai prodotto di cui sei più soddisfatto o che hanno avuto i migliori riscontri?

Sicuramente Il Capro, progetto doom di Emiliano El Chivo di Torino, é stata la miglior produzione sino ad ora sia come riscontro di vendite che come apprezzamento da parte di tutti.

Mi pare di aver capito che la Wine And Fog organizza anche meet and greet e cene conviviali nel quartier generale della birreria Oasi di Monteu Da Po. È così? Vuoi raccontarci qualcosa in più su queste iniziative e sugli ospiti che vi prendono parte?

È partito tutto dal quartier generale, dove avvengono incontri conviviali, anche con gli artisti, e dove si sono tenuti i meet and greet con Andy Bull Panigada dei Bulldozer e Flegias dei Necrodeath e il concerto di Julia And The Roofers (che vede alla batteria Peso dei seminali Necrodeath). Dopo queste esperienze, sempre più ammalliato dai miei boschi, mi è venuta l’idea di provare a fare un meet nei boschi di Monteu Da Po, con i grandi Stormcrow. Nonostante fossi scettico, ho voluto provare e il risultato é stato più che buono. Molte persone erano presenti, arrivate anche da Aosta e Reggio Emilia, rendendo entusiasta anche la band del risultato. Il tutto é stato ripreso, come per gli altri meet, da Luca Truzzo di Radio Enjoy e poi caricato sul canale ufficiale da Matteo Marinelli.  Date un’occhiata al video su youtube.

Immagino che per gestire l’attività della Wine And Fog sia necessaria la collaborazione di diverse persone che curano i vari aspetti della distro e dell’etichetta. Vuoi dirci qualcosa in proposito?

In questo momento mi trovo a gestire la distro e la production da solo ma nell’organizzazione per eventi mi sto appoggiando a Michele Ercolano, colui che mi fece realizzare alla Centrale Rock Pub di Erba il primo Wine And Fog Fest e tutt’ora stiamo preparando insieme la seconda edizione, mentre per i meet da quest’anno ho voluto un colosso con me, ovvero il leggendario Andy Bull Panigada, chitarrista e fondatore dei grandi Bulldozer. Lui si occuperà di intervistare le band che presto annunceremo.

Credo che per la Wine And Fog, come per tutte le etichette e distro del settore, l’uso di internet e in particolare dei social sia fondamentale. Che rapporto hai con questi strumenti e quali pensi che siano i benefici che la scena complessivamente può trarne?

La Wine And Fog é nata su Facebook e continua ad avere una pagina Facebook e nessun sito internet, ed esiste anche il gruppo  Wine And Fog Community, dove chiunque può pubblicare tutto ciò che riguarda la propria band.

Mi collego alla domanda precedente per chiederti quale importanza rivestono per la Wine And Fog l’aspetto visuale e la promozione attraverso video in rete oppure attraverso il merchandise più classico, come t-shirt, toppe, spillette ed altro…

Creare merchandise del logo é molto importante per farlo conoscere e attraverso i video si dà molta piu visibilità al brano che si presenta per pubblicizzare la band.

L’anno scorso avete organizzato il primo Wine And Fog Fest, al quale hanno partecipato i Graveland e diversi altri gruppi e quest’anno dovrebbe esserci la seconda edizione. Ci vuoi parlare di quest’esperienza? Com’è stato organizzare il tutto? Puoi darci qualche anticipazione sulla prossima edizione?

La prima edizione del Wine And Fog Fest é stata un’esperienza magnifica che ha portato quasi trecento persone in quel di Erba alla Centrale Rock Pub ad assistere a quattro performance a dir poco memorabili.  In apertura abbiamo avuto gli Überfall (il loro secondo disco é stato prodotto da Wine And Fog Productions) e la band ha saputo regalare una vera performance maligna e glaciale. La seconda band sono stati i Necroshine, anch’essi autori di uno show devastante. Come co-headliner abbiamo avuto i grandissimi Stormcrow, che con il loro alpin black metal hanno infuocato la Centrale Rock. Che dire? Gli headliner, i leggendari Graveland dalla Polonia, hanno chiuso la serata nel vero nome del pagan black metal. Sicuramente anche il fatto che mancassero dai palchi italiani da molti anni ha reso la serata un evento che verrà ricordato per molto tempo. Certamente eventi di questa portata richiedono tempo, denaro e molto impegno. Sì, sulla seconda edizione posso già rivelarvi la data, sabato 14 ottobre 2023, sempre alla Centrale Rock Pub e il bill completo verrà svelato in questi mesi.

Immagino che la Wine And Fog assorba buona parte del tuo tempo e richieda impegno e fatica. Ti senti ripagato di questi sforzi? Sei soddisfatto dei risultati ottenuti?

Assolutamente, in due anni non avrei mai pensato di arrivare dove sono arrivato adesso!!!!

Tramite la Wine And Fog sei in contatto con diversi gruppi e musicisti, italiani e non solo. Hai qualche aneddoto simpatico o curioso da raccontarci? Al contrario, si è verificata anche qualche situazione spiacevole?

Con i gruppi con cui sono in contatto, abbiamo instaurato un bellissimo rapporto che ci porta anche con alcuni a vederci per fare serate al pub e ai live.

L’anno si è chiuso da poco e vorrei che mi indicassi i tre dischi che hanno segnato il tuo 2022 dal punto di vista musicale e i motivi per cui li consiglieresti senza riserve…

Sicuramente i tre dischi che hanno segnato il mio 2022 sono “Disharmonium – Undreamable Abysses” dei Blut Aus Nord, che consiglio vivamente a tutti coloro che amano il black metal che si fonde con la psichedelia; “Zothiriana” de Il Capro (prodotto da noi), disco davvero molto malvagio, per gli amanti del doom cupo e luciferino; “Vrykolakas” di Morcolac, progetto italiano del grande Sadomaster (mio grandissimo amico), fondamentale per gli amanti del black metal vampiresco e delle sonorità dei primi Cradle Of Filth.

Cosa dobbiamo aspettarci dalla Wine And Fog per il futuro?

Beh, non sto a rivelare nulla qui ma le sorprese sono molte. Quindi vi consiglio di seguire la pagina Facebook e il mio profilo per tutte le news.

Bene, l’intervista termina qui. Lascio a te concludere come meglio credi…

Innanzitutto ringrazio te per l’intervista e tutti coloro che leggeranno, consiglio di seguire sempre la Wine And Fog. Concludo con la mia frase, che uso sempre quando vi chiedo di supportare costantemente il nostro amato genere, alto onore sempre all’oscura fiamma del black metal.